“E’ allarmante pensare che l’incendio di un impianto di smaltimento rifiuti rappresenti solo un picco nei dati sugli inquinanti presenti nell’aria a Modena. Se i dati sugli inquinanti sono rientrati nei limiti così velocemente è la dimostrazione che l’aria che si respira è pessima”. Questa è la reazione di una consigliara del Movimento 5 stelle che ha interpellato la Giunta sull’incendio avvenuto a Modena, in via Caruso, all’interno di un capannone di Hera per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti.
“Arpae e Igiene pubblica hanno eseguito in prossimità dell’area interessata alcune misurazioni puntuali dei più comuni inquinanti, indicatori della ricaduta dei fumi di combustione- ha spiegato la titolare dell’Ambiente in Regione- acido cloridrico, ossidi di azoto, ammoniaca, acido solfidrico e formaldeide. I valori sono inferiore a quelli di riferimento. Sono state individuate sei postazioni nelle aree residenziali e industriali prossime all’impianto per monitorare l’evoluzione della ricaduta dei fumi”. Risultati che non hanno evidenziato, ha rimarcato l’assessore, criticità ma in alcuni casi valori sotto le soglie di riferimento. “Sono stati effettuati anche- ha continuato l’assessore- campionamenti dei terreni nelle aree prossime all’impianto per valutare l’entità dell’eventuale ricaduta al suolo dei micro inquinanti organici. Valori in linea con quelli riscontrati in analoghi monitoraggi periodici. L’impianto, infine, aveva provveduto a predisporre uno specifico piano di emergenza interna”.
La consigliera ha ribattuto annunciando un futuro atto ispettivo sul monitoraggio del ‘Pcb’, non rilevato in quelli effettuati: “E’ una sciocchezza aver rinunciato a rilevarlo”, ha commentato. E sulla mancata emissione di un’ordinanza comunale ha aggiunto: “Avrebbe potuto dare notizie certe ai cittadini. Non avrebbe creato allarmismi ma aiutato la comunità”. Infine ha aggiunto: “E’ importante fare un monitoraggio sugli impianti di smaltimento per intervenire nei confronti di chi non è a norma”.
(Andrea Perini)