“Intervenire urgentemente, anche alla luce delle nuove restrizioni che hanno riguardato la provincia di Parma, con azioni straordinarie di contrasto alla peste suina africana”.
La sollecitazione indirizzata alla giunta regionale proviene da Marta Evangelisti (Fdi), la quale in un atto ispettivo ricorda come la peste suina africana nel nostro Paese interessi quasi esclusivamente la popolazione di cinghiali selvatici di Piemonte, Liguria, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria e Campania.
“Dal novembre scorso -continua la capogruppo di Fratelli d’Italia- quando è stato confermato il primo caso di peste suina, la regione Emilia-Romagna ha provveduto alla sospensione di alcune forme di caccia al cinghiale nelle due province più a rischio: Piacenza e Parma”. Evangelisti riferisce poi come proprio a Parma la situazione sembra essere preoccupante “in quanto nei mesi scorsi, sono state allargate le zone soggette a restrizioni, mentre il territorio è una delle zone più vocate per gli allevamenti di suini e sede di numerose aziende della pregiata salumeria italiana”.
Alla luce della situazione esposta, Evangelisti si rivolge all’esecutivo regionale chiedendo azioni straordinarie di contrasto alla diffusione della peste suina africana e “qual è il numero dei capi suini, sia di allevamento che selvatici, abbattuti dal 2022 ad oggi nel territorio regionale”.
(Luca Boccaletti)