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Evangelisti: serve chiarezza su cassa d’espansione del Baganza

La consigliera rileva che Aipo avrebbe autonomamente affidato un nuovo incarico esterno di progettazione della cassa di espansione del torrente Baganza, disattendendo le disposizioni regionali che invece richiedevano il coinvolgimento della stessa Regione Emilia-Romagna

Con un’interrogazione, rivolta alla giunta regionale, Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) sollecita chiarimenti sulla realizzazione di una cassa d’espansione nel torrente Baganza, nel parmigiano.

La consigliera, nel rilevare che questo tipo di opere “non sono adatte, al contrario degli invasi artificiali, a contrastare gli effetti del rischio idraulico e a garantire la disponibilità di risorsa idrica”, spiega che Aipo, in contrasto con le disposizioni regionali, ha affidato un nuovo incarico esterno per la progettazione della cassa di espansione del torrente Baganza”. Infatti, prosegue, “l’amministrazione regionale, con il presidente Bonaccini anche commissario di governo, nel 2009 aveva stabilito, con una delibera, che la fase di progettazione della cassa di espansione doveva essere coordinata da un nucleo tecnico congiunto Aipo-Regione Emilia-Romagna, verosimilmente per evitare ulteriori spese con incarichi esterni”.

Peraltro, rimarca Evangelisti, “nel 2019 Aipo aveva già previsto un bando, con un importo a base d’asta di oltre 180mila euro, per i servizi di verifica preventiva collegati alla progettazione dell’opera”.

La consigliera vuole quindi sapere dall’esecutivo regionale a quanto ammontino tutte queste spese, chiede poi per quale motivo siano state disattese le disposizioni regionali. Inoltre, vuole capire dalla stessa giunta per quale ragione non si sia optato per l’invaso artificiale.

(Cristian Casali)

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