Ambiente e territorio

AMBIENTE. PDL LEGA NORD: “LIVELLI IDRICI ADEGUATI NEI CANALI PER SALVAGUARDARE FAUNA ITTICA”

Pettazzoni e Fabbri chiedono “ripopolamento” nelle aree colpite e responsabilizzano Consorzi bonifica

“Monitorare e coordinare le modalità di gestione dei livelli idrici nei canali; limitare il danno ambientale prodotto dall’abbassamento dei livelli, mediante un accordo che vincoli gli enti gestori a rispettare determinati parametri minimi, e prevedere misure di ripristino delle aree colpite e ripopolamenti in caso di ingenti morie della fauna ittica”. Queste le finalità della proposta di legge, presentata dai consiglieri della Lega nord Marco Pettazzoni e Alan Fabbri, finalizzata a modificare la legge 42 del 1984 “Nuove norme in materia di enti di bonifica. Delega di funzioni amministrative”. La proposta, composta di sei articoli, intende ridisegnare compiti e responsabilità in merito a questi aspetti, assegnando un ruolo di primo piano e responsabilità ai Consorzi di bonifica della regione Emilia Romagna.

A questo proposito, il provvedimento intende “coinvolgere personale tecnico e qualificato dei vari enti chiamati ad intervenire, nell’ambito di un’attività specifica di monitoraggio e coordinamento dei Consorzi di bonifica”. I Consorzi, tenuto conto della fase di riordino delle competenze e funzioni prima assegnate alle Province, “avranno compiti di coordinamento su Comuni, Università, aziende Ausl e Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) nei loro distaccamenti locali”. Per i proponenti “risulta, quindi, necessario costituire una rete di collaborazione tra soggetti diversi, con il comune obiettivo di garantire la tutela dell’ambiente e dell’habitat, l’igiene pubblica, la sicurezza alimentare e la sanità animale, evitando l’abbassamento del livello idrico nei canali di bonifica (categoria delle acque ‘B’), oltre il livello minimo di cinquanta centimetri”.

I consiglieri, a questo proposito, rilevano che “al di sotto di tale limite minimo, o addirittura il prosciugamento di tale corpo idrico causa la distruzione della flora acquatica e il venir meno della sua fondamentale funzione di fitodepurazione e di area rifugio per le specie ittiche, soprattutto autoctone (luccio, tinca, persico reale, ecc.)”. Inoltre, si evidenzia che “le marcate variazioni del livello idrico comportano anche l’indebolimento, e talvolta il cedimento, delle sponde che aggiungendosi alla periodica distruzione del patrimonio ittico e del suo habitat rappresentano un danno ambientale concreto, conseguente a questi fenomeni di prosciugamento”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Cesare Cicognani)

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