Dopo le eccezionali avversità atmosferiche dell’ottobre 2014 che hanno causato gravi danni nel territorio piacentino, il Consiglio dei ministri avrebbe “dichiarato lo stato di emergenza stanziando 14 milioni di euro”, a cui avrebbe “fatto seguito un Piano degli interventi, presentato il 17 dicembre 2014, che comprende interventi di somma urgenza e urgenti e le spese sostenute dagli enti per fronteggiare l’emergenza”.
Lo segnala il consigliere Matteo Rancan (Lega nord) in una interrogazione alla Giunta regionale in cui evidenzia che tra gli interventi che il Piano prevede nel comune di Vernasca ci sarebbero quelli di messa in sicurezza e di ripristino del movimento franoso che ha interessato l’area del centro di raccolta rifiuti di quella località, per l’importo di 60.000 euro, e con il Comune quale ente attuatore.
A questo proposito, Rancan segnala che la strada a ridosso del centro di raccolta rifiuti “sarebbe franata più volte, che l’area dal punto di vista geologico risulta particolarmente inidonea a questo uso e che la localizzazione del centro raccolta non ha tenuto nell’opportuna considerazione le caratteriste morfologiche del territorio”.
Considerando, quindi, che le “risorse pubbliche devono essere investite in modo oculato e in un sistema di generale prevenzione nella difesa del suolo, con un’opportuna localizzazione degli interventi e destinazione delle aree”, il consigliere chiede alla Giunta “quale relazione geologica abbia supportato la decisione di destinare quell’area a centro raccolta rifiuti, se il Servizio tecnico di bacino abbia verificato e approvato, e con quali atti, la sua realizzazione se la Comunità montana abbia ricevuto e approvato la relazione geologica e come sia possibile che sia realizzata un’opera pubblica strategica per il territorio su un terreno già classificato franoso dalla carta geologica regionale”.
(ac)