L’ultimazione del progetto di adeguamento dell’impianto della Cementeria Buzzi Unicem di Mocomero di Vernasca (Piacenza) nel mirino di Matteo Rancan della Lega, che chiede di sapere anche quando la società comincerebbe a bruciare il combustibile Carbonext (fino a 60.000 tonnellate annue): un combustibile ricavato da rifiuti indifferenziati urbani e plastiche, mai utilizzato prima d’ora nel territorio piacentino.
“Dal 2016 molti cittadini della Val d’Arda hanno sottoscritto un ricorso al Tar del Lazio e hanno richiesto l’annullamento del progetto”, ha spiegato il consigliere del Carroccio. “I cittadini combattono una ‘lotta alla civiltà’ e si oppongono ad un progetto che rischia di danneggiare la salute degli stessi abitanti, l’ambiente e il sistema economico e sociale della Val d’Arda”.
Secondo Rancan, infatti, le emissioni che verrebbero prodotte potrebbero comportare “la comparsa, nonché il peggioramento, di alcune patologie, oltre ad importanti ripercussioni sul territorio e sulle attività agricole, che meritano invece di essere tutelate e valorizzate. Qualora, poi, iniziasse il progetto presentato dalla Buzzi Unicem, la provincia di Piacenza diventerebbe un polo significativo di destinazione per lo smaltimento rifiuti del Nord d’Italia”. Per il consigliere del Carroccio è fondamentale che i soggetti preposti ad autorizzare simili impianti “antepongano il diritto alla salute rispetto agli interessi economici, pretendendo che per avviare tali attività sia eliminato o, perlomeno, notevolmente ridotto il rischio di effetti negativi per la salute dei cittadini e per l’ambiente”.
(Giulia Paltrinieri)