L’obiettivo è la gestione integrata delle aree protette e della Rete Natura 2000 e un’efficace azione di tutela e conservazione della biodiversità regionale. La commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, ha esaminato la relazione sulla causa valutativa relativa all’attuazione della legge e agli effetti relativi al miglioramento qualitativo della gestione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000.
La relazione riporta i risultati conseguiti negli ultimi anni, quali “il consolidamento e l’espansione delle popolazioni dei grandi predatori (lupo e aquila), il ritorno di molte specie di uccelli acquatici, la crescita e l’espansione delle popolazioni di cervo e l’incremento della superficie boscata”, oltre ad alcune criticità quali “l’aumento esponenziale della frammentazione degli habitat e il crescente degrado o rarefazione, la perdita di superfici costituite da ex coltivi a vantaggio dell’espansione del bosco nelle fasce prossime al crinale appenninico, il sensibile declino di alcuni gruppi sistematici come gli anfibi e i chirotteri, il discreto numero di specie ittiche in regresso, lo sviluppo di specie esotiche competitive e la scomparsa di alcuni insetti”.
Silvia Piccinini (M5s) ha sollevato il problema dell’area protetta denominata Bora, nel comune bolognese di San Giovanni Persiceto, “ai bordi della quale nasce un’area commerciale di 72.000 metri quadrati”. Per la consigliera si può parlare di “schizofrenia da parte della Regione”.
Massimo Iotti (Pd) ha parlato dell’importanza del riconoscimento da parte dell’Unesco delle aree naturalistiche dell’Emilia occidentale e ha ricordato che sono già in atto alcune iniziative nel tratto del fiume Po tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia, come il potenziamento delle piste ciclabili.
Marcella Zappaterra (Pd) ha criticato la conduzione degli Enti di gestione, “i parchi gestiscono funzioni che svolgono già altri organismi, la legge regionale 24/2011 ha disatteso le aspettative”.
Manuela Rontini (Pd) ha denunciato l’insufficienza di personale nell’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Romagna, “se vogliamo valorizzare le nostre aree protette, in questa fase di revisione del sistema, occorre mettere in condizione l’Ente di sanare questa cronica insufficienza di personale”.
Roberto Poli (Pd) ha chiesto di “ricercare un equilibrio tra il valore che rappresentano le biodiversità e la gestione dei rapporti con il mondo agricolo, non sempre semplice”.
(Cristian Casali)