Ambiente e territorio

Ambiente Ravenna, Bertani (M5s) chiede chiarimenti sull’attività della centrale a biomasse di Russi

Il consigliere, con un’interrogazione, spiega che l’impianto ha ottenuto una deroga dalla giunta regionale rispetto al vincolo di reperire il materiale legnoso nel raggio di 70 chilometri, con un conseguente costo ambientale

Andrea Bertani (M5s)

Con un’interrogazione Andrea Bertani dei Cinquestelle chiede chiarimenti al governo regionale sull’attività del polo per le energie rinnovabili di via Carrarone a Russi, nel ravennate.

In particolare, il consigliere vuole sapere per quale motivo sia stata concessa alla centrale termoelettrica una deroga rispetto al vincolo di reperire il materiale legnoso (per l’alimentazione dello stesso impianto) nel raggio di 70 chilometri. Consentendo quindi all’azienda che gestisce il polo di sfruttare biomasse provenienti dalla regione Veneto. La stessa deroga, si sottolinea poi nell’atto, riguarderebbe anche l’impianto di Finale Emilia, nel modenese.

A quanto pare, spiega il pentastellato, “la produzione a Russi partirà proprio con l’arrivo del cippato dal Veneto, facendo sorgere il dubbio che questo impianto non abbia in realtà capacità di approvvigionamento nel raggio di 70 chilometri”. Quindi, rimarca, “con costi ambientali collegati al trasporto del materiale”. In più, aggiunge Bertani, “a parità di calore prodotto il cippato di legno inquina 400 volte più dei gas naturali, con evidenti riflessi sulla insalubrità dell’aria”. La combustione della biomassa legnosa, conclude il consigliere, “può quindi avere, come rilevato anche da Arpaer, un impatto ambientale non trascurabile”.

(Cristian Casali)

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