“Maggiori tutele per la pineta sita nel Parco del Delta del Po”. L’interpellanza con questa sollecitazione è di Giulia Gibertoni (Misto) la quale fa riferimento a un danneggiamento registrato nello scorso mese di marzo.
“Il danno -spiega ancora la capogruppo- è stato rilevato il 3 marzo scorso da alcuni funzionari comunali che stavano elaborando il piano di gestione forestale dei boschi di proprietà del Comune di Ravenna e riguarderebbe quasi mezzo ettaro di macchia a Nord della foce del Lamone, sulla carta rigorosamente protetta, che invece è stata completamente rasa al suolo con il taglio di tutta la vegetazione”.
Gibertoni, a fronte di un danno di tale entità, chiede “come sia possibile che un’area naturale protetta, della superficie di mezzo ettaro, rientrante nelle aree di competenza del Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna e di proprietà del Comune di Ravenna abbia potuto essere completamente distrutta senza che né l’Ente proprietario, né l’Ente gestore, avessero il minimo sentore di quanto stesse accadendo (operazione certamente durata più giorni dato il livello di distruzione raggiunto con l’asportazione anche del terreno sabbioso) e che di quanto accaduto ci si sia accorti praticamente per puro caso”.
A fronte della situazione registrata, la capogruppo chiede alla giunta “se non reputi necessaria un’attività affinché un patrimonio naturale di inestimabile valore, affidato a un Ente, quale il Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, che ha già dimostrato innumerevoli volte di non essere in grado di preservarlo, possa essere tutelato al meglio evitando che quanto già avvenuto abbia ulteriormente a ripetersi e, a questo fine, proporre l’implementazione di un sistema di controlli, anche mediante moderni ausili tecnologici, affinché le aree e i preziosi habitat Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, protetti dal punto di vista normativo, lo siano anche nella realtà dei fatti”.
In fase di risposta l’Assessore a Parchi e forestazione Barbara Lori ha chiarito che “ovviamente quanto accaduto ha colto tutti di sorpresa. L’area interessata fa parte del Parco ed è in zona contigua, è di proprietà del Comune di Ravenna e attualmente è affidata ad un soggetto privato per svolgere un’azione di riforestazione e miglioramento turistico. Proprio in seguito a queste attività è stato scoperto il danno arrecato. Ovviamente sono possibili azioni di videosorveglianza anche se di difficile gestione visto il contesto ambientale. L’ente Parco, nella sua autonomia, farà quindi le proprie valutazioni anche se già ora è in essere una convenzione con le Guardie ecologiche volontarie ed è costante il contatto con i comandi dei Carabinieri forestali. Sicuramente in futuro occorrerà maggiore attenzione per tutte le aree del Parco del Delta”.
Gibertoni si è detta soddisfatta “se non altro perché non c’è alcuna volontà di sottovalutare l’accaduto, ma rimane la domanda: siamo in grado di accorgerci per tempo nel caso in cui avvenisse un altro furto di territorio di tale portata?”.
(Luca Boccaletti)