“Sono state avviate le analisi degli animali morti, oltre al recupero di quelli vivi e sintomatici. Dall’8 ottobre non abbiamo registrato ulteriori decessi. Inoltre, sono stati immessi nella zona umida 65 mila metri cubi al giorno di acqua dolce, consentendo così di bloccare l’espandersi dell’avvelenamento. Sulle responsabilità si ritiene opportuno attendere gli esiti delle indagini della magistratura”. L’assessora alla Difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo, ha risposto in Assemblea legislativa ai consiglieri Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli della Lega, che, con ‘un’interrogazione a risposta immediata, hanno chiesto al governo regionale, sulla moria di uccelli acquatici nell’area naturalistica ravennate della valle della Canna, “a chi siano ascrivibili le negligenze e le responsabilità di questo ‘disastro annunciato’”.
“I volatili morti – si legge nell’atto ispettivo – ammonterebbero a 2.200, ovvero circa il 50% dell’avifauna censita nella zona”.
Erano anni, ha spiegato Liverani in Aula, “che la valle versava in condizioni di degrado e che chi doveva vigilare e agire, assicurando la giusta manutenzione dell’area umida, non solo non l’ha fatto, ma ha permesso, nonostante le numerose segnalazioni, che la situazione degenerasse, trasformando il sito in una vera e propria discarica ambientale”. Ci attendiamo, ha concluso il leghista, “nuovi investimenti sull’area”.
(Cristian Casali)