La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “riaprire la procedura tecnica di Via e riesaminare l’intero progetto dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali” di Conselice, in provincia di Ravenna, “alla luce delle criticità emerse con gli eventi alluvionali dello scorso febbraio, della fragilità idrogeologica del sito industriale e le conseguenti criticità dal punto di vista della viabilità circostante”.
Lo sostengono Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli (Ln), in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa che impegna la Giunta anche a “garantire, con tutti i mezzi e le azioni possibili, la salute della popolazione del Comune di Conselice che sin dall’inizio ha espresso forti perplessità sull’avvio del progetto e sulla costruzione dell’impianto, tenuto conto della incompatibilità sotto il profilo della sostenibilità sociale e democratica”.
I due consiglieri ricordano che l’impianto smaltisce e lavora le scorie derivanti da inceneritore per trasformarle in una sostanza cinerea denominata “Matrix” e adatta a produrre materiali edili e che “dal 19 ottobre sono riprese, dopo lo stop subìto a seguito degli eventi atmosferici dello scorso febbraio e di alcuni lavori di conformazione, le attività e la messa in stoccaggio dei rifiuti e l’avvio delle operazioni di trattamento di scorie di combustione”. Liverani e Pompignoli colgono l’occasione per chiedere all’esecutivo regionale anche di “effettuare controlli periodici per valutare l’inquinamento dei terreni, delle falde acquifere e dell’aria” nei dintorni dell’impianto.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(jf)