Ambiente e territorio

Zamboni (Europa Verde): fare chiarezza sulle casse di espansione del torrente Senio

La capogruppo sollecita un punto sui manufatti chiamati a ridurre la portata dei corsi d’acqua durante le piene del torrente romagnolo protagonista delle esondazioni dello scorso maggio

“A che punto è lo stato di avanzamento dei lavori per il completamento delle casse di espansione del Senio nel ravennate? In occasione dell’alluvione, le casse di espansione del Senio funzionanti sono state effettivamente utilizzate? In caso contrario, cosa ne ha impedito l’utilizzo?”.

Queste le domande che la capogruppo di Europa Verde Silvia Zamboni rivolge all’esecutivo regionale con un atto ispettivo svolto nell’odierna sessione di lavoro della commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro.

Ricordando come l’assessora Priolo, rispondendo a un precedente atto ispettivo sul completamento delle casse di espansione del torrente Senio, avesse indicato in “15 mesi l’approvazione del progetto esecutivo, a seguito del quale sarà preparata ed eseguita la gara per la realizzazione dell’opera (tempo stimato 6 mesi)”, Zamboni chiede “quante siano a oggi le casse di espansione in funzione in Emilia-Romagna e quante e dove quelle già programmate da realizzare ex novo o da completare sulla base della programmazione e degli interventi già deliberati”. A conclusione dell’atto ispettivo, infine, l’auspicio sull’opportunità, nella progettazione delle opere previste da realizzare, completare o quelle da programmare ex novo, di tener conto del mutato “quadro di riferimento meteo e dei dati pluviometrici molto diversi rispetto agli anni ’90 a seguito dell’accelerazione dei cambiamenti climatici”.

In fase di risposta, l’assessora a Difesa del suolo e protezione civile Irene Priolo ha ribadito come l’eccezionalità degli eventi atmosferici registrati nello scorso maggio ha determinato uno stravolgimento di tutta la pianificazione di sistema attuata fino a oggi. “L’Emilia-Romagna -sottolinea Priolo- ha un fitto reticolo di casse di espansione e aree di laminazione, capace di contenere oltre 150 milioni di metri cubi di acqua, ma è evidente la sua inefficacia quando si tratta di contenere i 4 miliardi di metri cubi caduti al suolo nei due eventi metereologici estremi registrati nelle scorse settimane”.

Fornendo il dettaglio delle opere sul territorio romagnolo, Priolo ha dettagliato come “sul Senio siano previste due casse in località Cuffiano a un diverso livello di completamento, tanto che su quella a valle sarà necessaria la revisione della progettazione per far fronte alle modifiche avute sul territorio a causa dell’alluvione. A queste si aggiungeranno altre due casse a monte rispetto al sito di Cuffiano”. L’assessora Priolo ha ricordato il sistema diffuso di casse di laminazione presente in Romagna in grado di contenere 40 milioni di metri cubi a cui si aggiungono una cassa e una zona di laminazione sul Montone, 8 casse sul Ronco, 3 casse sul Savio e diverse zone di laminazione sul fiume Uso e sul Santerno e che -conclude Priolo- “saranno oggetto di studio per la commissione tecnico-scientifica che si è insediata e che dovrà analizzare quanto accaduto per elaborare una risposta sistemica adeguata”.

Silvia Zamboni si è detta soddisfatta delle risposte ottenute che rende chiaramente “l’impossibilità di risposte adeguate a fronte di fenomeni così estremi. Noi Verdi è da tempo che promuoviamo la realizzazione di casse e zone di laminazione quale forma di difesa del territorio, ora dovranno essere riviste e ponderate attentamente le varie portate”.

(Luca Boccaletti)

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