Ambiente e territorio

Fiazza (Lega): fare chiarezza sull’impianto biogas di Guastalla

“A meno di 800 metri dal sito prescelto per la realizzazione dell’allevamento e degli impianti in oggetto, sono presenti sei famiglie che utilizzano esclusivamente acqua da pozzi privati per tutti gli usi domestici, non essendo gli immobili allacciati all’acquedotto”

Fare chiarezza sull’impianto da biogas che dovrebbe essere realizzato a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Tommaso Fiazza (Lega) che ricorda come “all’interno dell’area delle Valli di Novellara, site nel comune di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, verrebbe autorizzata la realizzazione ex novo di un allevamento intensivo suinicolo da 1.600 capi con vasche per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici, con annesso impianto di biogas 300KWe/784 KWt alimentato con liquami zootecnici, propri e di terzi, e biomasse agricole. Tramite successiva variante, inoltre, risulterebbe essere stato autorizzato un secondo impianto, annesso al primo, per la produzione di biometano da 1 MW”.

Fiazza sottolinea come “l’allevamento intensivo suinicolo annesso parrebbe largamente insufficiente per soddisfare autonomamente le necessità per l’alimentazione dei due impianti autorizzati, imponendo un abbondante ricorso a deiezioni animali fornite da terzi con conseguente afflusso e deflusso di mezzi pesanti. Peraltro, le Valli di Novellara, luogo tutelato e protetto, sono un’area ad alto rischio idraulico e non adeguatamente servita da assi viari idonei e adeguati al transito dei mezzi pesanti in entrata e in uscita”.

Da qui l’atto ispettivo di Tommaso Fiazza per chiedere alla giunta “se intenda dichiarare inidonea l’area delle Valli di Novellara all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili che prevedono un’alimentazione a base di liquami e del digestato non palabile”.

(Luca Molinari)

Ambiente e territorio