Sull’ipotesi di riqualificazione e ripristino della discarica di Carpineti (Reggio Emilia), Tommaso Foti (Fdi-An) si rivolge alla giunta: “Questa soluzione contrasta con le previsioni contenute nel piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr)”.
L’interrogazione prende spunto dalle notizie comparse sui giornali che vedrebbero la Regione come committente di uno studio stilato da Alberto Montanari dell’Università di Bologna per la riqualificazione e il ripristino della discarica Poiatica. Il professore propone tre ipotesi: la prima prevede piccoli interventi, la seconda consisterebbe nel parziale riempimento dell’invaso con argilla e la costruzione di un canale perimetrale per lo scorrimento delle acque, la terza il riempimento con 800 mila metri cubi di rifiuti speciali e 500 mila metri cubi di terra utilizzati nella parte dell’invaso oltre il confine della discarica. E proprio quest’ultima ipotesi viene messa in risalto da Foti nell’atto ispettivo: “Combacerebbe curiosamente con quanto da sempre proposto da Iren Spa”.
Tre le richieste che Foti mette all’attenzione della Giunta: “Quale fondamento abbiano le notizie di stampa, se non ritenga che l’adozione di una soluzione per il ripristino del sito contrasti in ogni caso con le previsioni contenute nel Prgr e infine quale giudizio esprima”.
La discarica di Poiatica è attiva dal 1995 ed è gestita da Iren ambiente, società subentrata a Eni. Oggi l’impianto è chiuso perché anche il quinto lotto è stato riempito. È una discarica per rifiuti non pericolosi dove possono essere smaltiti materiale urbano e speciale non pericoloso.
(Andrea Perini)