Lo stato dell’Enza, corso d’acqua che demarca il confine tra le province di Reggio Emilia e Parma, è al centro di un’interrogazione presentata da Giulia Gibertoni. La consigliera del Gruppo Misto chiede conto alla giunta regionale del regime attuale della portata corrente del corso d’acqua” e invita a spiegare “se sia a rischio il suo deflusso minimo vitale” e se sia in pericolo la “salvaguardia dell’oasi ‘Casse d’espansione dell’Enza’ e del sito di Rete Natura 2000, ‘Fontanili di Gattatico e fiume Enza’, aree di altissimo valore naturalistico”. Gibertoni ricorda, nelle premesse dell’atto ispettivo, che “il Piano di tutela delle acqua della Regione prevede l’applicazione di un deflusso minimo vitale alle concessioni di derivazione di acqua pubblica”, e riporta anche le indicazioni contenute nelle “norme in materia ambientale” in cui è scritto che “nei piani di tutela sono adottate le misure volte ad assicurare l’equilibrio del bilancio idrico come definito dalle Autorità di bacino, nel rispetto delle priorità stabilite dalla normativa vigente e tenendo conto dei fabbisogni, delle disponibilità, del minimo deflusso vitale, della capacità di ravvenamento della falda e delle destinazioni d’uso della risorsa compatibili con le relative caratteristiche qualitative e quantitative”. Inoltre, continua la consigliera, “nella definizione del deflusso minimo vitale influisce anche un parametro che tiene conto della circostanza per cui il corso d’acqua è compreso nel territorio di siti di importanza comunitaria e di zone di protezione speciali”. E aggiunge che anche nella delibera di giunta che aggiorna i piani di gestione distrettuali è stata inserita “l’individuazione del deflusso minimo vitale di riferimento”. Il focus della consigliera nasce dal fatto che “in questi giorni le portate del fiume Enza si starebbero avvicinando a quelle del deflusso minimo vitale del corso d’acqua tanto che il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale starebbe per richiedere una deroga ad Arpae per consentire la continuazione del prelievo ai fini irrigui”. Possibilità, quest’ultima, di cui Gibertoni chiede conferma all’esecutivo regionale. Infine, la consigliera domanda “per quale motivo si continui a effettuare studi che propongono soluzioni sulla carta, come lo ‘Studio sulla risorsa idrica in Val d’Enza’ da parte dell’Autorità distrettuale del fiume Po, finanziato dalla Regione, oppure le risultanze del tavolo tecnico Enza, ma poi, a distanza di tre anni, si ritorni nella stessa identica situazione, per l’Enza, dell’estate 2017”. “
26 Agosto 2020
Ambiente Reggio. Fiume Enza, Gibertoni (Misto): portata vicina a deflusso minimo vitale, a rischio salvaguardia siti naturalistici
Focus della consigliera sullo stato del corso d’acqua da cui dipendono l’oasi ‘Casse d’espansione dell’Enza’ e il sito Natura 2000 ‘Fontanili di Gattatico e fiume Enza’”
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26 Agosto 2020


