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Ambiente Reggio. Lega: perché non ci fu l’allerta durante l’alluvione a Lentigione?

I consiglieri della Lega Gabriele Delmonte e Maura Catellani chiedono di conoscere le reali dinamiche e le concrete responsabilità dei fatti del dicembre 2017

La Regione spieghi perché il perché della mancata allerta durante l’alluvione a Lentigione del dicembre 2017 e il funzionamento delle casse di espansione. A chiederlo è un’interrogazione a firma dei consiglieri della Lega Gabriele Delmonte (primo firmatario) e Maura Catellani. Nel Dicembre 2017 si registrarono sul territorio della Provincia di Reggio Emilia numerosi disagi legati al maltempo con piogge abbondanti e vento forte. Proprio l’ingente quantità di acqua caduta, unita allo scioglimento della neve in montagna, causò l’ingrossamento dei fiumi Enza e Secchia: entrambi superarono soglia 3 (fissata a 10 metri) e -spiegano i leghisti- in data 12 Dicembre 2017 l’ingrossamento del fiume Enza, che funge da confine naturale tra le province di Reggio Emilia e Parma, ruppe gli argini, esondando, a Lentigione, nel comune di Brescello, allagando strade e piani bassi delle abitazioni: secondo quanto si legge nella perizia chiesta dalla Procura di Reggio Emilia in ordine all’alluvione “La predisposizione di sacchetti di sabbia lungo l’argine avrebbe probabilmente impedito la tracimazione e quindi il collasso”. Per il Carroccio “sempre leggendo i dati della perizia si apprende che sono due i fattori principali indicati come cause tecniche della rottura degli argini da parte del torrente Enza, ossia la scarsa efficienza delle casse di espansione di Montecchio e Montechiarugolo, nonché l’abbassamento dell’argine proprio nei punti dove il Fiume Enza tracimò”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se tutte le casse di laminazione lungo il fiume Enza abbiano funzionato correttamente; se la pulizia del letto e degli argini del fiume e la sua relativa manutenzione nei mesi antecedenti l’inondazione siano stati svolti in maniera corretta e periodica sul tratto coinvolto dalla piena e come mai sia stata comunicata con colpevole ritardo, alla popolazione di Lentigione e Brescello, l’allerta per emergenza idraulica, cosa che invece è avvenuta tempestivamente sulla sponda parmigiana del fiume Enza”.”

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