Allarme polveri sottili a Reggio Emilia: a intervenire sull’argomento, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Giulia Gibertoni (M5s).
“In questi giorni, come già successo più volte in passato nel periodo invernale, nelle centraline Arpae della città di Reggio Emilia e dell’area di pianura- rimarca la pentastellata- sono stati ripetutamente superati i limiti di riferimento per gli inquinanti, in particolare per il PM10 e per il PM2.5”. Nello specifico, evidenzia, “si sono registrati ripetuti sformanti relativamente al PM2.5 nelle stazioni di Guastalla (San Rocco), Castellarano e Reggio Emilia (San Lazzaro)”.
Il PM2.5, spiega la consigliera, “si confermerebbe più insidioso del PM10 vista la sua capacità di spingersi nella parte più profonda dell’apparato respiratorio, con la possibilità di entrare anche nel circolo sanguigno”.
Gibertoni, nell’evidenziare carenze nella diffusione dei dati relativi al PM2.5, chiede quindi all’esecutivo regionale che “si adottino valori limiti su base giornaliera anche per il PM2.5, con le opportune evidenziazioni in caso di superamento, prevedendo provvedimenti e interventi strutturali che realmente tutelino la salute dei cittadini”.
(Cristian Casali)