Passa il progetto di legge ‘omnibus’ sull’ambiente: nel testo i contratti di fiume, la gestione dei rifiuti, il regolamento forestale, l’economia circolare e le misure a sostegno del territori colpiti dal terremoto. Pd, Sinistra italiana e Misto-Mdp danno il via libera al testo che entrerà in vigore il quindicesimo giorno dopo la pubblicazione sul bollettino telematico ufficiale (in forza di un emendamento promosso dall’assessore Paola Gazzolo). “Una legge che si è resa necessaria- ha spiegato in apertura il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd)- per aggiornare e unificare diverse normative sull’ambiente andando nella direzione della semplificazione” e che, secondo Igor Taruffi (Si), “nel suo complesso è buona nonostante le nostre perplessità sulla gestione dei rifiuti. Dopo questa legge mi sembra arrivato il momento- aggiunge Taruffi- per ripensare la norma sulla sentieristica”.
La Lega nord e il Movimento 5 stelle hanno espresso la propria contrarietà al provvedimento. I pentastellati, come successo nelle discussioni in Commissione hanno focalizzato le proprie critiche sulla “chiusura del mercato competitivo dei rifiuti- come ha sottolineato Andrea Bertani– che con questa norma diventa ancor più ingessato”. Opinioni di Bertani e colleghi di gruppo che si riferiscono alle modifiche che vengono apportate alla legge 16 del 2015 e in particolare all’articolo 31. Questo definisce il perimetro di gara per l’affidamento dei contratti di concessione sulle attività di recupero dei rifiuti urbani istituendo l’obbligo di subaffidare il 30 per cento di questo a operatori economici selezionati con una gara. E proprio questo punto è stato portato all’attenzione dei consiglieri di opposizione da Sabattini che ha aggiunto come “l’obiettivo sia quello di superare il modello di 15 anni fa con piccole aziende municipali privilegiando invece un sistema più performante”. E Lia Montalti (Pd) ha voluto specificare come “la visione dei 5 stelle sia troppo ideologica” e come voglia “imporre un modello a tutti i comuni senza dare la possibilità alle amministrazioni di scegliere”. Accuse cui ha risposto Gianluca Sassi (M5s) rimarcando come dietro “alla tutela dell’ambiente si nascondano centinaia di camion diesel che circolano per la regione smistando rifiuti in mega centri di smaltimento”. E la collega di gruppo Silvia Piccinini ha rincarato la dose: “Si avvantaggia la visione delle multiutility e dei loro mega impianti che questa legge farà diventare ancora più grandi”.
Anche la scelta di inserire nel titolo della legge (Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti dal terremoto) i “soli due articoli che si riferiscono al terremoto” non è piaciuta ai consiglieri 5 stelle: “Sono le ciliegine che nascondono le polpette avvelenate- ha rimarcato Bertani- anche perché entrambi i contenuti degli articoli potevano essere presentati e approvati prima in altri contesti”. Tesi sposata in parte anche da Alan Fabbri (Lega nord), relatore di minoranza della legge, per cui “i due articoli riguardanti il terremoto sono i cavalli di Troia per inserire aggiustamenti a norme approvate poco tempo fa”. Dei nove emendamenti presentati dal Movimento 5 stelle solo uno ha trovato il favore dell’Aula: quello che inserisce le sanzioni per la violazione sulla tariffa dei rifiuti (da 50 a 500 euro).
Astenuti Forza Italia e Fratelli d’Italia-An con gli azzurri che trovano, per l’emendamento presentato (che impone ad Atersir di mettere a disposizione la rendicontazione dei costi consultivi del servizio di gestione rifiuti), firmato da Galeazzo Bignami, i voti dell’intera Aula. “E’ un modo- ha spiegato Bignami- per rendere ancor più trasparente il tutto visto che i dati sono già pubblici”. Il capogruppo di Forza Italia ha anche voluto portare l’attenzione “sulla necessità di una profonda riflessione sulla gestione dei parchi e della biodiversità”. Mentre Tommaso Foti ha centrato il proprio intervento su Atersir, l’agenzia dei comuni per la gestione dei servizi idrici e dei rifiuti: “Così com’è attualmente non può andare avanti. Le gare che devono essere indette vengono continuamente rinviate. Serve una verifica delle sue funzioni perché l’agenzia ha ottime intenzioni ma ottiene risultati pessimi”. Concetti che hanno riscosso le valutazioni positive dell’assessore Gazzolo, che pensa a una ridefinizione di Atersir, e dello stesso Sabattini.
Approvato infine un ordine del giorno presentato dai democratici ed emendato dal Movimento 5 stelle con cui sono stati bocciati gli altri due odg presentati. Primo firmatario Sabattini, l’odg impegna la giunta a fornire le indicazioni della durata dei subaffidamenti (che dovrà essere non superiore ai 36 mesi) e dell’impatto ambientale. “Questa è una legge complessa- chiude il capogruppo del Pd Stefano Caliandro– perché tratta temi complessi che non possono essere sintetizzati con una battuta. Con questa legge si ottengono risposte immediate”.
La norma. La legge modificherà le sanzioni amministrative per le zone forestali, adegua la disciplina del sistema telematico regionale per le procedure di Via e per le autorizzazioni che vengono velocizzate e snellite, introduce nuove regole per l’approvazione dei Piani in materia ambientale, il monitoraggio dei contratti di fiume, l’accorpamento delle funzioni all’interno dell’autorità di bacino distrettuali del fiume Po.
Per quanto riguarda il terremoto vengono confermati i due milioni e mezzo che andranno a coprire i costi del servizio rifiuti per i territori colpiti dal sisma del 2012, mentre per quelli dell’Italia centrale l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile gestiranno le risorse del conto corrente delle donazioni con cui si andrà a costruire una scuola in provincia di Fermo.
(Andrea Perini)