Difendere api e insetti impollinatori attraverso il sostegno a pratiche agro-ecologiche.
A chiederlo, in una risoluzione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “il Piano Strategico Nazionale (PSN) della nuova PAC 2023-2027 presentato dal Governo italiano alla Commissione europea (CE) prevede il rispetto delle pratiche agro-ecologiche per la sostenibilità climatica-ambientale nonché un sostegno finanziario aggiunto per le colture arboree e le superfici a seminativo che rispettano tali impegni al fine di proteggere le specie in via di estinzione, in particolare le api e gli altri insetti impollinatori: la PAC (Politica Agricola Comune) prevede la possibilità di seminare la Facelia nei terreni messi a riposo, con contributi specifici”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “ad approvare e promuovere presso gli enti locali un progetto di diffusione di piante erbacee ad alto potenziale mellifero, che preveda incentivi alla semina delle piante suddette su suoli agricoli e non agricoli pubblici e privati, compresi quelli marginali e non utilizzati, tare e incolti e a incentivare gli agricoltori ad usare pratiche agronomiche che rispettino la biodiversità e gli insetti, adottando misure agro-ambientali volte a mantenere la presenza di vegetazione spontanea negli agro-ecosistemi”.
Tagliaferri chiede inoltre di “incentivare gli agricoltori ad usare pratiche di produzione integrata, ricorrendo a metodi di lotta biologica per il controllo degli insetti dannosi alle colture e riducendo l’uso di agro-farmaci con comprovata dannosità sugli insetti impollinatori”.
(Luca Molinari)