La Regione faccia chiarezza sui programmi degli interventi di manutenzione e gestione della vegetazione ripariale necessari per finalità di sicurezza idraulica nelle aree demaniali e sulla concessione per il taglio vegetazionale in atto lungo il fiume Reno.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come “i media locali riportano la notizia secondo la quale sono in corso operazioni di abbattimento di alberi nel tratto del Fiume Reno (10 km) ricompreso nei comuni di Cento, Terre del Reno, Poggio Renatico, Pieve di Cento, Galliera, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Sala Bolognese, Castello d’Argile e Argelato. Varie associazioni del territorio (WWF Bologna, CTA-Comitato per la Tutela degli Alberi di Bologna, ISDE- Medici per l’ambiente, LIPU Bologna, Codacons, LAV, Animal Liberation, Comitato Fermiamo i mostri urbani, Parents for Future) hanno sottoscritto un documento unitario con il quale denunciano l’eccessivo taglio vegetazionale in atto attraverso il suddetto intervento e soprattutto la mancanza dei dovuti controlli da parte delle autorità competenti”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se, come risulta ad Europa Verde, la Regione non abbia ancora provveduto alla redazione dei Programmi degli interventi di manutenzione e gestione della vegetazione ripariale necessari per finalità di sicurezza idraulica nelle aree demaniali, che permettono di individuare in anticipo le priorità, le tipologie e la distribuzione spazio-temporale
degli interventi di manutenzione, in modo da definire le modalità gestionali della vegetazione necessari per la riduzione del rischio idraulico e la valorizzazione ambientale dell’area”.
In caso ciò fosse vero, la consigliere chiede certezza sulla tempistica di redazione del documento. Più nello specifico della gestione dell’area verde lungo il Reno, Silvia Zamboni chiede se la ditta che ha effettuato i lavori abbia presentato uno studio idrodinamico volto a dimostrare quale siano i tratti del fiume (normalmente le curve) maggiormente interessati da un’eventuale piena e, di conseguenza, i relativi interventi da effettuare, oppure se i modelli di taglio indicati nella concessione si siano ripetuti per tutti i 10 km del percorso e se siano state rispettate le prescrizioni previste nella concessione del 20 agosto 2021″.
Altri due quesiti posti da Europa Verde all’amministrazione regionale riguardano “quanti e quali controlli siano stati effettuati ad oggi, specificando le date, quali soggetti abbiano effettuato i controlli e quali siano i risultati ottenuti, se il taglio vegetazionale in questione rientri nei parametri di taglio previsti nel bando pubblico, nella concessione e nelle linee guida regionali”.
(Luca Molinari)