Promuovere il consumo e la vendita di prodotti alimentari e non alimentari sfusi per ridurre i rifiuti da imballaggio. Con questo obiettivo Silvia Zamboni (Europa Verde) ha presentato un progetto di legge illustrato in commissione Politiche economiche presieduta dalla vice presidente Palma Costi.
“Questo progetto di legge composto di 11 articoli -ha spiegato Zamboni- ha due obiettivi: aggiungere risorse regionali aggiuntive a quelle statali per promuovere la vendita di prodotti alla spina e sostenere un’adeguata informazione per esercenti e consumatori finali. Secondo una ricerca condotta lo scorso anno, nel 2022 in Emilia-Romagna la produzione totale di rifiuti è stata di oltre 2 milioni di tonnellate che diviso per gli oltre 4 milioni di abitanti significa che sono stati prodotti 628 chili di rifiuti pro-capite, con una leggera diminuzione, pari all’1,4%, rispetto all’anno precedente”.
“Con la legge regionale 16 del 2015 -ha concluso Zamboni- anche l’Emilia-Romagna ha fatto propri i principi dell’economia circolare: il modello di gestione delineato è in linea con la ‘gerarchia dei rifiuti’ europea, che pone al vertice delle priorità la prevenzione della produzione di rifiuti solidi urbani, riuso, recupero e riciclo. Scopo di questo progetto di legge è introdurre nuovi strumenti per ridurre la produzione dei rifiuti da imballaggio, abbattendo gli impatti negativi, anche al fine di contenerne gli effetti climalteranti”.
Nella proposta viene incentivata la vendita di prodotti sfusi e alla spina, in particolare i prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e da filiera corta, negli esercizi commerciali in spazi dedicati (i cosiddetti “green corner”) dotati di appositi contenitori e distributori. Viene inoltre sostenuta l’apertura di nuovi esercizi che prevedano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi del territorio. Per il raggiungimento degli obiettivi, il progetto di legge prevede appositi contributi economici regionali, tramite un bando annuale rivolto agli esercenti.
(Lucia Paci)