L’esecutivo regionale spieghi l’attività del Presidio organizzativo sul climate change (Pocc) e si esprima sull’opportunità che la Regione Emilia-Romagna predisponga una metodologia per la valutazione ex ante degli specifici effetti climatici (impronta di carbonio) degli atti di programmazione. Valutare, cioè, in modo preventivo gli effetti climatici di decisioni e atti della Giunta.
È la richiesta della capogruppo di Europa verde, Silvia Zamboni, contenuta in un’interrogazione discussa in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro. “Occorre continuare la lotta ai cambiamenti climatici e prendere provvedimenti non contrastanti tra loro. La Regione dal 2018 ha una strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici, ma finora non ci sono state azioni” ha detto la capogruppo di Europa Verde.
La consigliera vuole sapere dall’amministrazione “se non ritenga opportuno incaricare il Pocc e il Servizio valutazione impatto e promozione sviluppo sostenibile (Vipsa) affinché mettano a punto una metodologia per la valutazione ex ante degli specifici effetti climatici negli atti di programmazione, al fine di valutarne l’impatto rispetto alle emissioni di gas serra”. Zamboni chiede anche di inserire in questa valutazione “le procedure di Valutazione di impatto ambientale (Via) e le procedure di Valutazione ambientale strategica (Vas)”. Il dirigente responsabile dell’atto, conclude, “dovrebbe valutare in anticipo gli effetti collegati alla protezione del clima”.
L’assessora Irene Priolo (Ambiente) ha detto che “il Pocc è stato modificato. Con la delibera 325 del 2022, il gabinetto di presidenza della Giunta ha funzioni di governance del percorso regionale per la neutralità carbonica entro il 2050 e il coordinamento della transizione ecologica e delle azioni per il clima. Presso la direzione generale è istituita l’area transizione ecologica e i compiti che prima erano del Pocc sono stati redistribuiti e rafforzati dal gabinetto di presidenza della Giunta”. Priolo ha, poi, elencato una serie di attività svolte dal Pocc. E’ stato evidenziato che dal 2019 esiste il Forum regionale permanente che ha organizzato 7 incontri, fino al luglio 2021, in supporto ai comuni.
Fra le varie attività, si registra la stesura delle proiezioni climatiche per ogni comune al 2050. In aggiunta, la condivisione con i Comuni degli indicatori di adattamento e mitigazione. Nel 2020, si sono svolti incontri con le associazioni ambientaliste per aggiornarle sull’attività in corso. Nel 2021, si sono tenuti incontri con il sistema economico e industriale, avviando un percorso per far conoscere la decarbonizzazione e la transizione ecologica. Al termine, è stata realizzata un’indagine sulla percezione del cambiamento climatico da parte delle imprese, su priorità e difficoltà. Realizzati in seguito anche tre focus group con alcune filiere. In programma, ci sono altri due webinar. Priolo ha affermato che “tutte le azioni nei piani e nei programmi dovranno essere coerenti. Riferiremo in commissione gli esiti del monitoraggio”.
Zamboni ha commentato che “stiamo per imboccare la strada giusta e, nello sviluppo della strategia, avvieremo lo strumento di valutazione preventiva degli atti”.
(Gianfranco Salvatori)