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Amministrative. Dal 24 agosto la par condicio diventa più restrittiva: comunicazione istituzionale solo impersonale

Divieti, restrizioni e prescrizioni relativi all’attività di informazione e comunicazione istituzionale dell’Assemblea legislativa svolta dal Servizio Informazione

Il 3 e 4 ottobre 2021 si tengono le elezioni amministrative, che in Emilia-Romagna riguardano 48 comuni su 330, il 14,5%, fra cui tre capoluoghi come Bologna, Ravenna e Rimini. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto il 17 e 18 ottobre.

Il 19 e 20 settembre, inoltre, si vota in un comune della Valle D’Aosta, il 10 ottobre in 8 comuni del Trentino-Alto Adige mentre il 10 e 11 ottobre in 102 comuni della Sardegna e 43 comuni della Sicilia.

Dal 24 agosto, pertanto, la par condicio, in Emilia-Romagna in vigore dal 19 agosto, si estende a tutti i comuni interessati al voto. Dato che in Italia sarà chiamato al voto oltre il 25% del corpo elettorale, viene meno il criterio della territorialità, ovvero dell’applicazione della norma sulla par condicio nei soli comuni o territori chiamati al voto, applicazione “attenuata” alla quale si era ricorsi dal 19 agosto.

Come previsto dall’art. 9 della legge n. 28/2000 – che recita: «Dalla data di convocazione dei comizi elettorali (n.d.r.: 19 agosto) e fino alla chiusura delle operazioni di voto (n.d.r.: 4 ottobre, o, in caso di ballottaggio, 18 ottobre), è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quella effettuata in forma impersonale ed indispensabile per l’efficace svolgimento delle proprie funzioni»il criterio dell’impersonalità viene applicato alla comunicazione istituzionale di Assemblea legislativa e di Giunta relativa all’intero territorio regionale.

Dalla comunicazione istituzionale – ovvero comunicati e attività multimediale (video, videocomunicati, foto, web, social) – sono esclusi temi, provvedimenti, progetti, confronti e qualsiasi tipo di iniziativa regionale, assembleare o di Giunta, che riguardino tutti i Comuni chiamati al voto, così come la provincia dei Comuni stessi qualora abbiano ricadute dirette e/o indirette su questi ultimi.

Si ricorda che è vietato promuovere o sostenere candidati o partiti attraverso la comunicazione istituzionale dell’Ente, né amministratori ed eletti possono utilizzare la struttura della comunicazione per sostenere candidati o partiti.

Di conseguenza non viene fatta comunicazione istituzionale – ovvero comunicati e attività multimediale (video, videocomunicati, foto, web, social) – che riguardi direttamente o indirettamente eventuali candidati (consiglieri, assessori) alle elezioni amministrative, i partiti e le forze politiche in campo.

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