Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): no a progetto di ampliamento del centro zootecnico di Cadelbosco

“Continuano ad aumentare in regione gli animali detenuti per essere uccisi, un aumento che sembra non avere fine: sono note le terribili condizioni di vita degli animali negli allevamenti intensivi, così come sono note le conseguenze negative su tutte le matrici ambientali e sulla salute dei cittadini”

“Approvare subito una moratoria che blocchi il continuo e illimitato aumento e ingrandimento di allevamenti intensivi sul territorio regionale. Serve invertire questa tendenza”.

La richiesta, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, arriva da Giulia Gibertoni (gruppo Misto), che menziona, nello specifico, il progetto di ristrutturazione del centro zootecnico del comune reggiano di Cadelbosco di Sopra.

Progetto, spiega la consigliera “che prevede, con questa ristrutturazione, l’aumento dei maiali allevati da 3.899 (attualmente autorizzati) fino a 7.200, con una crescita di capi dell’85 per cento”. Gibertoni sottolinea poi che, come indicato anche dalla conferenza di servizi sul progetto, “l’ampliamento ricade in un’area nella quale si sono rilevati superamenti del valore limite giornaliero della qualità dell’aria per le PM10”. Peraltro, aggiunge, “con il PAIR i progetti ubicati in aree di superamento si possono concludere positivamente qualora, contestualmente, si prevedano misure idonee a mitigare o compensare l’effetto delle emissioni introdotte, con la finalità di raggiungere un impatto sulle emissioni dei nuovi interventi ridotto al minimo”.

“Continuano ad aumentare in questa regione – sottolinea la capogruppo – gli animali detenuti per essere uccisi, un aumento che sembra non avere fine: sono note le terribili condizioni di vita degli animali negli allevamenti intensivi, così come sono note le conseguenze negative su tutte le matrici ambientali e sulla salute dei cittadini”.

Per questo Giulia Gibertoni chiede all’esecutivo regionale “se non ritenga necessaria una sospensione di tutti i progetti, come quello in questione, già autorizzati ma non ancora attuati”.

(Cristian Casali)

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