Scuola giovani e cultura

Approvati in Commissione indirizzi per interventi di qualificazione delle scuole dell’infanzia

Approvazione a maggioranza delle linee di indirizzo per il miglioramento dell’offerta formativa 3-6 anni. Interessate oltre 1.500 scuole e 102 mila bambini del territorio regionale

Approvazione a maggioranza nell’ambito dell’odierna seduta di lavoro della Commissione assembleare cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità degli indirizzi per la qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia della regione.

Un atto programmatorio generale, quindi, che, nell’anno scolastico 2019-2020, ha coinvolto 1.549 scuole sul territorio regionale (809 paritarie e 740 pubbliche) e oltre 102 mila bambini che rappresentano il 93% della fascia di popolazione 3-6 dei nostri territori.

Il documento in discussione oggi, trae la sua origine dalla Legge regionale 26/2001 sul diritto allo studio e si occupa di fare da cornice generale ai successivi atti della Giunta per migliorare l’offerta educativa della fascia pre-obbligo scolare con particolare attenzione alla continuità educativa orizzontale e verticale tramite il raccordo fra i vari servizi educativi e la scuola primaria.

Tre i punti caratterizzanti le linee di indirizzo: in primis l’introduzione della figura del coordinatore pedagogico per comunità al di sopra dei 30mila abitanti, che deve coordinare operativamente i vari progetti educativi sul territorio. Ulteriori punti caratterizzanti, poi, sono la qualificazione delle scuole attraverso progetti che aggreghino più soggetti su base provinciale oltre ad un’innovazione di contesto delle prestazioni offerte.

Ingenti le somme stanziate negli scorsi anni, se si pensa che nel 2020 sono stati destinati a queste attività 6milioni.

Il Partito Democratico, sottolineando l’importanza della programmazione, ha proposto un monitoraggio di tipo squisitamente operativo sulle azioni derivanti da queste linee di indirizzo e dei bisogni che possono emergere.

La Lista Bonaccini, nel ricordare come da vent’anni l’Emilia-Romagna supporta interventi di miglioramento del segmento scolastico precedente a quello dell’obbligo, sottolinea la crucialità della continuità dell’offerta educativa, che è il vero cuore di tutta la programmazione proposta.

(Luca Boccaletti)

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