La commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha approvato il bilancio di previsione per il 2016 dell’Assemblea legislativa varato dall’Ufficio di Presidenza. Hanno votato a favore Pd, Sel, Ln e Fdi-An, astenuto il M5s. Il testo sarà in Aula il 18 novembre per l’eventuale via libero definitivo.
La manovra di bilancio, ha spiegato il consigliere questore dell’Up, Giorgio Pruccoli (Pd), “conferma la scelta della sobrietà e dell’efficienza, rafforza l’azione di promozione della legalità e di contrasto alle Mafie, potenzia i progetti su diritti, memoria e cittadinanza attiva (soprattutto con le scuole) e i servizi per la tutela di cittadini e consumatori (Difensore civico, Garante dei minori, Garante dei detenuti, Corecom e servizio di conciliazione fra utenti e aziende di telefonia, Internet, pay tv)”. Il costo complessivo dell’Ente “viene mantenuto sui 32 milioni di euro, confermando il tetto di spesa annuale fissato nel bilancio 2015 approvato dall’Aula lo scorso aprile, che aveva recepito le misure di inizio legislatura sul taglio ai costi della politica (-3,51 milioni rispetto al 2014 per indennità dei consiglieri, fondi ai Gruppi, funzionamento degli organismi assembleari)”. Il costo dell’Assemblea legislativa, pertanto, “resta di 7 euro all’anno pro-capite per cittadino dell’Emilia-Romagna, sotto i 7,5, soglia massima prevista dalla legge regionale 11/2013 sul funzionamento dell’Assemblea, Testo unico che fissa il principio dei costi standard”. Inoltre, “sono state confermate anche le azioni per una maggiore efficacia e razionalizzazione della spesa: risparmio sulla logistica (-15% canoni d’affitto e spese per arredi) e dematerializzazione delle procedure cartacee e dotazioni standard per uffici e strutture speciali (73 mila fogli stampati in meno, per un risparmio di 111 mila euro l’anno, e pagamenti dei fornitori portati sotto i 30 giorni previsti per legge)”. Il bilancio, ha concluso Pruccoli, “ha ottenuto il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti della Regione”.
Andrea Bertani (M5s) ha chiesto “chiarimenti in merito alla destinazione dei risparmi ottenuti dai tagli sulle indennità dei consiglieri, dall’eliminazione dei fondi ai Gruppi per le spese di gestione e dai risparmi sul funzionamento degli organi assembleari, così come sul trasferimento in capo all’Assemblea legislativa dei fondi per il personale assegnatole”.
Tommaso Foti (Fdi-An) è intervenuto in qualità di consigliere questore dell’Up confermando che “i risparmi di cui parla Bertani sono stati riassegnati alla Giunta e che i risparmi complessivi sulle spese dell’Assemblea ammontano a oltre 1 milione rispetto al 2014, con tagli su singole voci, come ad esempio per il servizio di vigilanza, che arrivano addirittura al 25%”. “Il fondo del barile”, ha concluso Foti, “è stato raschiato” e, “per quanto riguarda il personale, questioni tecniche e di opportunità ci hanno persuaso a completare il definitivo passaggio dei costi in capo all’Assemblea legislativa a partire dal 2017”.
Stefano Bargi (Ln) ha chiesto il motivo per cui “il Centro Europe direct e la buvette generano entrate”. Una dirigente dell’Assemblea legislativa ha risposto che “non si tratta né di affitti né di convenzioni, bensì, per il funzionamento e per i programmi del Centro Europe direct, l’Assemblea riceve fondi dall’Unione europea, mentre per quanto riguarda la buvette viene messo a bilancio il pagamento delle spese per utenze e affini”.
(lg)