Lavoro, sanità, tutela dell’ambiente, la sfida dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, la nuova frontiera dei diritti. Al via in Assemblea legislativa alla discussione della Sessione europea 2025, ovvero il percorso della Regione Emilia-Romagna per partecipare alla formazione e attuazione delle politiche dell’Unione europea. Fra gli impegni proposti da viale Aldo Moro per Bruxelles ci sono anche quelli relativi all’inclusione lavorativa e sociale delle persone diversamente abili, al contrasto alle diseguaglianze di genere e alla tutela delle fasce più fragili della popolazione.
Le priorità della Regione sono state presentate dalla relatrice di maggioranza Barbara Lori (Pd) e dal relatore di minoranza Ferdinando Pulitanò (FdI), intervenuti dopo il discorso di apertura della Sessione 2025 del presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri e gli interventi di Claudio Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, e di Alessio Mammi, membro del Comitato delle Regioni e Assessore all’Agricoltura e ai rapporti con la Ue.
“Vogliamo l’Europa dei diritti e l’Europa delle persone: per noi è fondamentale che l’Unione europea si occupi di problemi contingenti come quelli della competitività, dell’energia, della transizione e della semplificazione. Si tratta di temi fondamentali per garantire un sistema produttivo sano per le persone e i territori. In questo quadro, naturalmente, pensiamo ai giovani, alla formazione, pensiamo alle persone più fragili, a partire dall’area delle disabilità. Abbiamo molto a cuore la competitività e l’innovazione che sta alla base dell’interesse di un sistema produttivo come quello dell’Emilia-Romagna fatto di piccole e medie imprese soprattutto di eccellenze”, spiega la relatrice Barbara Lori per la quale “è fondamentale che l’Europa non rinunci a neanche 1 euro di quelli che sono i fondi strutturali destinati alle Regioni visto che sappiamo che la nostra Regione è particolarmente eccellente rispetto alla capacità di utilizzo di queste risorse. Per questo il nostro lavoro inizia in queste settimane, ma andrà avanti durante tutto l’anno in cui continueremo a seguire passo dopo passo i vari dossier che per noi sono prioritari. Fra questi ultimo ma non ultimo il tema del diritto alla casa. Ragioniamo su molti temi, dalla resilienza idrica e all’aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: puntiamo a raggiungere la neutralità carbonica e a migliorare la qualità dell’aria. Sanità e welfare sono fondamentali per la nostra regione, vogliamo garantire in sede europea l’approvvigionamento di farmaci, partendo da quanto abbiamo appreso durante l’esperienza del Covid. Occorre anche avere una grande attenzione alla tutela dei dati sanitari che, per loro natura sensibili, vanno difesi dagli attacchi cibernetici, così come occorre avere politiche di accoglienza di integrazione”.
Per il relatore di minoranza Ferdiando Pulitanò, invece, “bisogna sburocratizzare e semplificare le norme per dare risposte ai bisogni del sistema delle imprese, che è fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità. Vogliamo un mercato europeo che abbia come bussola la competitività. Affronteremo il tema della lotta alle discriminazioni, qualsiasi essa sia, uno dei pilastri dell’Unione europea, affronteremo anche una questione di stretta attualità che è la lotta all’immigrazione clandestina e la difesa dei confini europei. Apprezziamo il cambio di impostazione della Commissione rispetto al passato. Finalmente anche la Commissione europea ha riconosciuto che i confini d’Italia sono i confini d’Europa e per questo motivo devono essere assolutamente tutelati e controllati. Occorre un maggiore impegno sul tema della denatalità che va affrontato e risolto perché determina il nostro futuro”. Pulitanò ricorda come “la Commissione europea continua a sbagliare approccio al tema della transizione ecologica: siamo a favore della tutela dell’ambiente, ma fare come dice la Commissione è mortificare il nostro tessuto produttivo, così come siamo per la decarbonizzazione, ma non a scapito delle imprese. Concordiamo, invece, la necessità di puntare a nuove e più forti infrastrutture. Ricordo che c’è un’emergenza natalità che va affrontata perché da questo dipende molto della tenuta del tessuto delle nostre comunità, purtroppo le politiche europee, che sono tanto attente ad altri temi, non sono sufficientemente interessate a questi argomenti. Dobbiamo anche avere un’indipendenza europea nell’approvvigionamento dei farmaci e delle sostanze con cui vengono realizzati”.
Come emerge dal documento ufficiale della Regione per la Sessione europea 2025 ora in discussione in Assemblea legislativa, uno dei pilastri più importanti del rapporto tra Emilia-Romagna e Europa è la sfida dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, partendo dall’accesso ai dati e arrivando ai server sicuri. Simbolo di tutto questo è il Tecnopolo di Bologna, realtà che unisce Big Data e manifattura e rappresenta il futuro dell’innovazione e della ricerca scientifica. L’infrastruttura ospita alcuni dei supercomputer più potenti al mondo, fra cui Leonardo, e presto accoglierà una nuova macchina dedicata all’intelligenza artificiale: il Tecnopolo di Bologna con il progetto Dama sarà il cuore della ricerca europea sull’IA e il calcolo quantistico grazie al progetto “IT4LIA AI Factory”, cofinanziato dalla Commissione Europea e da importanti enti italiani. Oltre alle infrastrutture, il Tecnopolo punta su ricercatori e ingegneri altamente specializzati. Assieme al progetto “Savia-Intelligenza artificiale per la qualità delle leggi” che rappresenta il primo modello di intelligenza artificiale capace di interrogare con un click le banche dati delle leggi e degli atti amministrativi regionali e aiutare a mettere a punto leggi di qualità. Il ‘prototipo’ è frutto della collaborazione tra l’Assemblea legislativa e il consorzio interuniversitario Cineca e le cui finalità sono quelle di supportare l’Assemblea legislativa e le amministrazioni del territorio per le loro funzioni istituzionali, ma anche garantire alla comunità regionale trasparenza e informazione sull’attività legislativa e amministrativa della Regione.
(Luca Molinari e Giorgia Tisselli)



