Infrastrutture e trasporti

Approvata l’integrazione agli investimenti per il trasporto pubblico

Dibattito tra maggioranza e opposizione. Le minoranze evidenziano le criticità lungo la linea Porretta-Pianoro

Approda nell’aula dell’Assemblea legislativa regionale l’addendum 2024-2025 all’atto di indirizzo sul trasporto pubblico regionale, un documento integrativo che diventa occasione per fare il punto sugli investimenti ma anche per sottolineare, da parte delle opposizioni, criticità e problematiche.

Il consigliere Andrea Costa del Partito democratico ha posto l’attenzione sulla mobilità collettiva “diventata sempre più una realtà qualificata grazie a una serie di investimenti in corso o programmati. Per via delle risorse stanziate, l’età media dei mezzi su gomma è scesa a 10 anni, una flotta che va ringiovanendosi sempre più. La holding unica del trasporto su gomma garantirà l’aumento della capacità di investimento. Per l’acquisto di nuovi treni, l’impegno in questi anni è stato di 1,1 miliardi di euro”. Costa ha ricordato anche gli investimenti per l’ammodernamento infrastrutturale come quello dell’elettrificazione della linea Parma-Suzzara-Poggio Rusco, in via di conclusione.

Nel corso del dibattito, sono state evidenziate diverse problematiche. Fra queste, il tema dei servizi passanti sulla linea Porretta-Casalecchio-Bologna-Pianoro. “Sta emergendo l’inadeguatezza della programmazione lungo questa linea – ha detto Michele Facci del Gruppo Indipendente -. Vi sono ricadute negative sulla popolazione, su studenti e lavoratori, visto che gli orari sono stati rimodulati e c’è un disallineamento con il versante toscano. In sede di commissione, l’assessorato ha ribadito che su quella tratta le problematiche si supereranno solo con il raddoppio della ferrovia tra Bologna e Sasso Marconi. E dunque è stato un grave errore modificare gli orari e programmare i passanti senza prima un adeguamento infrastrutturale”.

Sulla stessa linea Marta Evangelisti di Fratelli d’Italia: “Lungo la linea Porretta-Pianoro vige la confusione: i treni vengono soppressi o sono in ritardo. La programmazione dei servizi passanti risale al 2020, ci sono stati quattro anni per fare simulazioni, per ascoltare i comitati e i territori. Nell’incontro di sabato mattina con gli enti coinvolti, abbiamo appreso di un ritardo di comunicazione tra Emilia-Romagna e Toscana e non ci sono stati aggiornamenti per i Comuni. La sospensione di questa programmazione è necessaria”.

L’ordine del giorno presentato da Facci (Gruppo Indipendente), Evangelisti (Fdi), Mastacchi (Rete civica), Castaldini (Fi) e Daniele Marchetti (Lega) per chiedere di sospendere la programmazione dei servizi passanti sulla Porretta-Pianoro è stato respinto.

Durante la trattazione del punto, il consigliere Daniele Marchetti (Lega) ha ricordato la questione del quadruplicamento della linea Bologna-Castel Bolognese. “Il problema è che la vicenda è stata gestita in questi ultimi mesi con una certa leggerezza. Ho visto la Regione cadere dalle nuvole, quando nello studio di fattibilità si riporta che la Regione, al pari del Ministero, era stata coinvolta dalla fine del 2023”. Anche Evangelisti sullo stesso tema ha evidenziato: “Sembra che la Regione stia scaricando su Rfi le problematiche che stanno emergendo dai territori”.

Luca Cuoghi (Fdi) ha puntato l’attenzione sulla linea Reggio Emilia-Sassuolo: “Negli anni scorsi è stata elettrificata, ma la Regione deve essere ancora più presente. Occorre lavorare per raccogliere utenti dai distretti industriali di Sassuolo, Casalgrande, Scandiano e consentire a tutte le persone che devono spostarsi di poter raggiungere la Mediopadana dell’Alta velocità con i mezzi pubblici, spingendo dunque a utilizzare sempre più la linea ferroviaria”.

L’addendum 2024-2025 all’atto di indirizzo sul trasporto pubblico regionale è stato votato favorevolmente a maggioranza.

(Brigida Miranda)

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