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Clima e Big Data rafforzano la collaborazione tra Emilia-Romagna e Catalogna

Una delegazione catalana ha visitato oggi l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Il presidente Maurizio Fabbri: “Lavoriamo insieme contro i cambiamenti climatici e per rafforzare la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica”

Innovazione e sostenibilità, sostegno alle imprese e al lavoro, “big data” e transizione digitale, lotta ai cambiamenti climatici. L’Emilia-Romagna e Catalogna confermano la propria amicizia e la propria collaborazione e lo fanno all’insegna del comune impegno per le nuove tecnologie, come dimostrato anche dal “gemellaggio” tra i supercomputer digitali tra Bologna e Barcellona. Il sodalizio tra le due Regioni è stato ribadito dalla visita di una delegazione catalana composta da ex deputati ed ex ministri, professori universitari e imprenditori accolti in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. 

A fare gli onori di casa il presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri che sottolinea come “la Regione Emilia-Romagna e la Regione della Catalogna da molti anni intrattengono intense relazioni culturali, sociali, economiche e istituzionali. Collaboriamo su numerose attività e progetti per lo sviluppo dell’innovazione, la trasformazione digitale e le tecnologie “Big data”; progetti comuni sui cambiamenti climatici, l’attuazione dell’Agenda 2030 e la ricerca sanitaria. È importante, poi, lavorare affinché le questioni comuni che riguardano il Mediterraneo siano inserite nell’agenda dell’Unione europea”. Sempre pensando al rapporto tra Emilia-Romagna e Catalogna, il presidente Fabbri ricorda come “l’autonomia delle regioni è un principio fondamentale dell’ordinamento italiano, sancito dalla Costituzione. Essa consente alle regioni di esercitare poteri legislativi, amministrativi e finanziari in determinate materie, nel rispetto dell’unità nazionale. L’obiettivo è valorizzare le specificità territoriali e garantire una gestione più efficace e vicina ai cittadini che favorisca la partecipazione, responsabilizzando le autonomie locali”.

Sulla stessa linea Nuria De Gispert Català, già Presidente del Parlamento catalano dal 2010 al 2015, che ha guidato la delegazione composta da 36 personalità, tra cui 14 ex deputati regionali catalani rappresentanti di tutte le forze politiche (Unione democratica, Convergenza democratica, Partito socialista, Partito Popolare e un consigliere Indipendente) assieme a docenti universitari e imprenditori.

“Questa è la prima visita di una delegazione del Parlamento catalano all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Noi siamo come ambasciatori perché vogliamo che questo sia solo il primo passo per una più stretta collaborazione sul solco di quanto già avviene tra il governo catalano e la giunta della Regione Emilia-Romagna. Le nostre Regioni sono molto simili per economia, impegno sulla cultura e sui diritti sociali, per questo pensiamo di poter fare molte cose insieme”, spiega la Presidente De Gispert.

Nel corso dell’incontro nell’aula dell’Assemblea legislativa è intervenuto anche il direttore generale dell’Assemblea legislativa, Leonardo Draghetti.

La delegazione catalana era composta da: Nuria De Gispert Català (già Presidente del Parlamento catalano e già ministro della Giustizia della Catalogna, Unione democratica); Irene Rigau Oliver (già ministro dell’Educazione, Convergenza democratica); Maria Gloria Vallbona (Convergenza democratica); Pere Parera Carto (Convergenza democratica); Enric Castellnou Alberch (Convergenza democratica); Victor Manuel Colome Farre (Partito popolare); Rosa Martin Conill (Partito socialista); Dolors Gori i Julia (Unione democratica); Rosa Maria Berenys Martorell (Partito socialista); Maria Dolors Calvet Puig (Partito socialista); Joan Manuel Margalef Miralles (Indipendente); Rafael Hinojosa Lucena (Convergenza democratica); Joan Raventos Pujiadò (Convergenza democratica) e Antoni Siurana Zaragoza (Partito socialista).

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(Luca Molinari)

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