Ambiente e territorio

Aula unanime sulla tassa antirumore aerei. Dal 1 gennaio al Marconi di Bologna, gettito più di un milione per risarcire cittadini

Passano anche gli emendamenti Paruolo (Pd) e Piccinini (M5s) sulla riduzione del 90% dell’imposta se decolli verso zona meno abitata. Il dem: “Vogliamo indurre comportamenti virtuosi”. La pentastellata: “Nostro lavoro di oltre due anni”. Facci (Fdi) e Marchetti (Ln): “Occorre serio monitoraggio”

Giuseppe Paruolo (Pd)

Sì alla tassa contro il rumore degli aerei ma anche agli incentivi per promuovere comportamenti virtuosi dei piloti nel decollo e nell’atterraggio. L’Aula ha licenziato unanime il progetto di legge di iniziativa della giunta sulla tassazione per disincentivare le emissioni sonore degli aerei che andrà a sostituire la legge regionale 15 del 2012. L’imposta, chiamata Iresa, mai applicata prima del 2012, entrerà in vigore anche in Emilia-Romagna a partire dal 1 gennaio 2020. Il pdl regionale prevede una tassazione di “0,50 euro come valore massimo per ogni tonnellata di peso del velivolo per limitare il disagio delle emissioni sonore ai residenti”.

Giuseppe Paruolo, del Partito democratico, relatore di maggioranza, illustra i punti fondamentali del progetto di legge di 4 articoli. “Innanzitutto l’imposta toccherà solo gli aeroporti al di sopra della soglia di 10 mila voli annui, anche se la norma conserva carattere di generalità”. Quindi verrà applicata solo al Marconi di Bologna, aeroporto in forte espansione, che, “se da una parte – riconosce il dem – aiuta la crescita e il turismo della nostra regione, dall’altra ha comunque riflessi negativi sui cittadini residenti sulle traiettorie aree”. L’introito che la tassazione produrrà “verrà destinato dalla giunta, dopo atto condiviso con la commissione competente, ad opere di disinquinamento acustico e di eventuale indennizzo per i residenti. In precedenza, la legge destinava solo il 50% del gettito”, specifica Paruolo.

Altro punto importante, nell’emendamento approvato a firma di Paruolo e Piccinini, è che la tassa verrà ridotta del 90% se gli aerei decolleranno verso le zone meno impattanti della città (per l’aeroporto di Bologna è inteso il Bargellino), e del 30% per l’atterraggio – sia di notte che di giorno. Come spiega Paruolo, “l’obiettivo è quello di usare la legge per indurre comportamenti virtuosi e visto che di giorno il decollo, molto più impattante dell’atterraggio a livello acustico, avviene soprattutto verso le aree più densamente abitate mentre di notte no, fatte salve le condizioni di sicurezza, vogliamo spingere le compagnie aeree e i piloti a scegliere la traiettoria meno rumorosa per i residenti”.

Silvia Piccinini (m5s)

Approvato anche l’emendamento Paruolo-Piccinini che individua le zone di sorvolo degli intorni aeroportuali con una densità abitativa non superiore a 150 abitanti per ettari per l’applicazione della riduzione Iresa, e quello a firma Paruolo che definisce “i termini entro cui devono essere riscosse le imposte” e “chiede di rendere accessibili i dati ai cittadini in modo che possano avere sott’occhio i movimenti aerei effettuati nelle diverse zone”.

La consigliera Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, seconda relatrice del pdl, rimarca la paternità del progetto. “Questo pdl che formalmente è di iniziativa della giunta, in realtà è frutto del lavoro di oltre due anni del Movimento 5 stelle. Dopo numerose mozioni abbiamo ottenuto l’apertura di Paruolo sul tema anche perché la situazione era diventata insostenibile per i cittadini” spiega. Secondo la pentastellata la forte espansione dell’aeroporto non deve sacrificare “la tutela della salute dei cittadini”. “Il problema è aggravato dal fatto che nelle vicinanze vi sono un nido e una scuola elementare”, aggiunge Piccinini, “per questo alla norma antirumore abbiamo voluto accostare uno strumento per limitare il numero di atterraggi e decolli verso la città”. La giunta è tenuta a stilare una relazione ogni due anni sugli effetti dell’Iresa per capire quali saranno i vantaggi. Approvato anche l’ordine del giorno della pentastellata che chiede di “prendere in esame, per quanto riguarda il Marconi e gli altri aeroporti emiliano-romagnoli, le misure di landscape art impiegate nell’aeroporto di Amsterdam-Schiphol”.

Voto a favore anche da Fratelli d’Italia e Lega Nord nonostante alcune riserve.

“Il tema della tutela della salute è prioritario,” interviene Michele Facci (Fratelli d’Italia), “ma questo pdl rappresenta solo un tentativo di migliorare la situazione. Le sue conseguenze saranno da tenere in stretta osservazione, compreso il comportamento delle compagnie aeree”. Altra perplessità di Facci riguarda il modo in cui verranno utilizzati i proventi dell’imposta. “Dovrebbe essere previsto un eventuale indennizzo ai residenti, ma l’indennizzo” specifica Facci, “non può essere eventuale, bisogna chiarire i criteri di valutazione”.

Dubbioso anche Daniele Marchetti della Lega Nord. Si tratta, secondo il consigliere di “un giusto compromesso ma con delle zone d’ombra”. Ad esempio, “non è chiaro come reagiranno le compagnie aeree con la disincentivazione della tassa”. Per spendere meno si andrà a decongestionare la rotta verso la città, ma “questo potrebbe comportare problemi a livello di traffico aereo?”, domanda il leghista. Quindi il “principio è positivo” ma è necessario applicare “un serio monitoraggio per garantire sicurezza e regolare traffico”.

Paruolo risponde al Carroccio spiegando che nei momenti di maggiore traffico è difficile che atterraggi e decolli avvengano sullo stesso lato (per questioni di margine di manovra), ma “l’obiettivo rimane quello di disincentivare almeno i decolli sul lato verso la città”. E per quanto riguarda il gettito dell’Iresa, la delibera della giunta sulla destinazione delle risorse andrà discussa prima in Commissione.

“Una proposta largamente condivisa dall’Assemblea”, commenta in chiusura l’assessore Raffaele Donini. “Partiamo dal presupposto che gli aeroporti strategici come il Marconi rappresentino un valore positivo per la competitività del territorio, ma dobbiamo tenere conto anche del rovescio della medaglia che è il disagio arrecato ai cittadini. Non è nostro compito decidere la direzione di marcia, atterraggio e decollo di un aereo perché sul tema della sicurezza non possiamo intervenire. Ma possiamo far sì che vengano risarciti i cittadini danneggiati. Il gettito – continua l’assessore – è stato stimato a più di un milione di euro per il prossimo anno”.

(Francesca Mezzadri)

 

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