Sanità e welfare

Ausl Romagna chiede ai dipendenti dati personali e interessi finanziari, per Fi “illegittimo e non più dovuto”

Un consigliere azzurro presenta un’interrogazione in Regione: “Incostituzionale dopo sentenza Consulta”

Nel mirino di Forza Italia la richiesta, fatta da Ausl Romagna a tutti i dipendenti e dirigenti, di compilare aggiornare le dichiarazioni previste dal Codice di comportamento aziendale con informazioni quali dichiarazioni patrimoniali e reddituali, interessi finanziari e conflitti di interesse, partecipazioni azionarie, adesione ad associazioni o organizzazioni. Il consigliere azzurro porta il caso in Regione e in un’interrogazione chiede se non “sia illegittimo e pertanto non più dovuto” l’adempimento di questi obblighi da parte dei dipendenti che non rivestono ruoli dirigenziali apicali nonché il fatto di dover produrre documenti riguardanti, ad esempio, redditi da partita Iva percepiti fuori dalle strutture ospedaliere (è il caso dei possessori delle partite Iva che esercitano in regime libero professionale extramoenia). Nel 2019, infatti, una sentenza della Corte Costituzionale ha ritenuto incostituzionali gli obblighi per tutti i dirigenti pubblici di pubblicare i dati relativi a redditi e patrimonio per violazione del principio di proporzionalità, mantenendolo solo per i dirigenti in ruoli apicali.

Per questo Forza Italia interroga la giunta per sapere “se adempimenti come quelli richiesti dall’Ausl della Romagna ai propri dipendenti siano richiesti ancora oggi da altre aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna e quali” e “se non ritenga urgente una revisione della normativa regionale relativa a tali adempimenti nel senso indicato dalla Corte Costituzionale, nel rispetto quindi del principio di proporzionalità a tutela della privacy dei dipendenti”.

(Giulia Paltrinieri)

Sanità e welfare