Parità, diritti e partecipazione

Gibertoni (Misto): anziani e fragili non siano costretti a rinunciare ai propri animali

“Nel caso in cui si venga ospitati in strutture, non si deve costringere la persona a scegliere se tenere l’animale o usufruire dei servizi. Casi positivi, in Piemonte, a Parma e la stessa Regione, per il terremoto, aveva riconosciuto il valore della gestione”

Giulia Gibertoni

Consentire a chi è difficoltà dal punto di vista abitativo, soprattutto anziani e fragili, a tenere gli animali d’affezione e a non scegliere se rinunciare ai servizi sociali. Lo chiede la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione nella quale si rivolge alla Regione chiedendo anche se intenda emanare linee guida.

La capogruppo del Misto riporta la notizia della vicenda sollevata dall’associazione CLAMA, nel ravennate, “di una persona soggetta a difficoltà, dal punto di vista abitativo a cui sarebbe prospettata una soluzione, ma solo a condizione di separarsi dalla sua cagnolina molto anziana”. In genere, gli animali contribuiscono al benessere della persona, soprattutto se quest’ultima ha delle fragilità.

Gibertoni ricorda l’esperienza della Regione in occasione del terremoto del 2012, per il ricongiungimento e la gestione degli animali d’affezione, il caso di Parma dove a un anziano è stato concesso di portare i suoi gatti in una residenza assistenziale e la recente decisione della Regione Piemonte che va in questa direzione. E la stessa Regione Emilia-Romagna aveva sottolineato l’importante della tutela degli animali d’affezione. Infine, va va segnalata, a marzo di quest’anno, l’approvazione del Disegno di Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” per la “relazione con gli animali di affezione”. Il Governo dovrà legiferare tenendo conto della “relazione con gli animali d’affezione” al fine di preservare l’indipendenza funzionale in età avanzata e mantenere una buona qualità di vita”.

(Gianfranco Salvatori)

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