Risolvere i disagi causati dalla variazione degli orari introdotta da parte di Fer sulla linea Ferrara-Suzzara ai pendolari provenienti da fuori regione e diretti verso il ferrarese, con particolare riguardo alla situazione degli studenti mantovani dell’Istituto “G. Carducci” di Bondeno.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Fabio Bergamini (Lega) che ricorda come “la variazione prevede lo spostamento in avanti degli orari di alcune corse, tra le più frequentate da parte di studenti e lavoratori diretti verso il Ferrarese: Bondeno, Vigarano, Ferrara”.
Per il leghista per far fronte a parte dei disagi è stata introdotta una navetta nel giorno interessato dal rientro pomeridiano: “Si colmerebbe -spiega- così il vuoto lasciato dalla corsa su rotaia, nell’orario lasciato sguarnito dalla rimodulazione degli orari ferroviari, ma non è chiaro come Fer intenda gestire la corsa del ritorno, all’uscita di scuola, per evitare disagi dovuti al fatto che la corsa è stata spostata di circa 40 minuti (con partenza alle 13,58 da Bondeno, anziché le 13,20 come da precedente orario)”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quali rilevazioni/studi sui flussi dei passeggeri sono stati alla base della rimodulazione dell’orario dei treni intervenuta per la linea Ferrara-Suzzara e come si intende risolvere la questione dello spostamento del treno utilizzato dagli utenti mantovano per il viaggio di ritorno, all’uscita dall’Istituto “G. Carducci” di Bondeno, e slittato di circa 40 minuti”.
Bergami chiede inoltre quali siano “gli obiettivi che l’azienda di trasporto ipotizza di raggiungere, attraverso l’introduzione di un orario “cadenzato” sulla linea ferroviaria e quali sono attualmente i numeri medi del servizio lungo il tracciato della “Ferrara-Suzzara”, secondo una stima dei biglietti e degli abbonamenti acquistati dagli utenti”.
Poi ancora: “Quali misure sono allo studio per valorizzare ulteriormente il trasporto pubblico su rotaia lungo la linea Ferrara-Suzzara?”.
(Luca Molinari)