Prende il via in Aula l’esame della manovra di assestamento e prima variazione al bilancio di previsione 2017-2019 della Regione, che si compone di due progetti di legge: quello recante le misure finanziarie e il collegato con le disposizioni per rendere più efficace l’azione amministrativa, ma senza impatto economico, nel conseguimento degli obiettivi fissati dal Documento economia e finanza regionale (Defr 2017). Dei due disegni di legge sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Giuseppe Boschini (Pd) e Stefano Bargi (Ln).
“Sociale, impresa e territorio: in estrema sintesi sono queste le tre parole chiave che qualificano i tre assi fondamentali della manovra. Una manovra di circa 44 milioni perfettamente in linea con le priorità politiche e programmatiche della Giunta, che dà un segnale importante alla società regionale, mantiene in equilibrio i conti della Regione, frena l’indebitamento e contribuisce in modo significativo agli obiettivi di risanamento della finanza pubblica”. Questo l’esordio del relatore Giuseppe Boschini, che, nell’illustrare i contenuti della manovra, ha evidenziato anche le cifre. Circa 17 milioni – ha spiegato il relatore – vengono destinati alla spesa sociale, specie quella destinata ai nuclei a basso reddito, per finanziare voci rilevanti nella spesa delle famiglie quali l’affitto, la non autosufficienza e il trasporto pubblico locale, servizio, quest’ultimo, al quale, data la rilevanza sociale, vengono destinati 8,5 milioni di risorse regionali. Inoltre, circa 16 milioni vengono destinati a favore delle imprese, per favorire l’accesso al credito, gli investimenti, l’internazionalizzazione e l’innovazione, anche in settori specifici come l’artigianato e l’agricoltura”. Infine, circa 10 milioni vengono destinati alla tutela e alla valorizzazione del territorio e dell’ambiente, dando sostegno al turismo e all’impegno delle province e degli enti locali in particolare per gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, di tutela del paesaggio e di miglioramento della viabilità.
In conclusione, Boschini, ribadendo come l’approvazione di un bilancio non sia un atto tecnico ma uno dei provvedimenti che più qualifica la politica di un’amministrazione, ha ricordato alcuni degli emendamenti più significativi alla manovra, frutto anche del contributo di svariati consiglieri e del lavoro di approfondimento e confronto svolto nelle commissioni competenti. In particolare, il relatore ha evidenziato quello sul sistema fieristico regionale, al quale viene collegato anche un ordine del giorno, che, nel ribadire come chi esercita l’attività fieristica sia operatore di mercato, conferma la scelta della partecipazione pubblica strategica alle società fieristiche regionali.
Per il relatore di minoranza, Stefano Bargi (Ln), la manovra di assestamento e prima variazione è talmente esigua da avere scarsa incidenza sul bilancio di previsione della Regione. Inoltre, le risorse finanziarie aggiuntive non sempre derivano da economie di spesa. In diversi casi, infatti, – ha spiegato il relatore di minoranza – si tratta di fondi inutilizzati, come nel caso dello stanziamento di 1,7 milioni destinati ai Consorzi fidi non erogati a causa della mancata emanazione dei bandi. “Non siamo di fronte a risparmi virtuosi- ha puntualizzato Bargi- ma a soldi colpevolmente non spesi, dunque a interventi non effettuati, a servizi non dati, in definitiva a vere e proprie scelte politiche diverse da quelle preventivate dalla Giunta regionale”. In merito ai contenuti della manovra, il consigliere leghista non ha risparmiato critiche alle scelte della Giunta, sottolineando come – a suo avviso – fosse necessario stanziare più fondi per il contrasto al dissesto idrogeologico, dato che le poche risorse a bilancio non consentono gli interventi necessari, per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, considerato che il capitolo vede ridursi di anno in anno i finanziamenti, e per la manutenzione della rete stradale.
Visto che – ha concluso Bargi – nel bilancio regionale ci sono “diversi milioni di euro destinati a garantire trasporti pubblici e servizi socio-sanitari a cittadini stranieri, oltre che a finanziare progetti di inclusione, presentati dagli enti locali, di dubbia utilità”, dal mio punto di vista – ha affermato – “sono molte le variazioni che si potrebbero apportare al bilancio e sono più di quanto si creda le risorse finanziarie che potrebbero essere investite sul nostro territorio”.
[Segue comunicato del dibattito in Aula]
(Luca Govoni)