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Bilancio. Defr 2021-2023: ok da commissione Territorio, ambiente e mobilità

Presentazione con approvazione del Documento di Economia e Finanza Regionale che tratteggia le linee strategiche e operative per i prossimi anni. Forte la contrarietà della Lega: “libro dei sogni”

Un documento estremamente corposo e dettagliato, con una prima parte, quella che analizza il quadro generale e sistemico dell’economia nazionale, continentale e mondiale, unanimemente apprezzato e che testimonia quanto la Regione Emilia-Romagna sia proiettata in un’ottica internazionale. Un documento, però, che al tempo stesso certifica una brusca caduta del Pil regionale (-10,6%) e che risente pesantemente del nuovo contesto economico-sociale scaturito dal Covid. Sono queste le due facce del DEFR 2021-2023 presentato e votato oggi dalla commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro. Se il quadro conoscitivo e di raffronto  ricompreso nella prima parte del documento ha soddisfatto tutte le parti politiche, ben diverso è il giudizio sulla parte attuativa delle linee strategiche delineate e che si muove ricalcando la presentazione di mandato illustrata dallo stesso Presidente Bonaccini all’apertura di questa legislatura. Un documento di economia e finanza -spiega il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd)- che non solo risente pesantemente della prima ondata pandemica che ha portato al lockdown nazionale della scorsa primavera, ma che fatalmente risente anche dei continui correttivi applicati a livello nazionale, comunitario e internazionale. Diverse parti del provvedimento sono state scritte lo scorso giugno e alcuni contesti sono sensibilmente mutati in corso d’opera. Ecco perché sarà molto importante anche il lavoro sulla nota di aggiornamento che avverrà nel prossimo futuro”. Particolarmente netto e critico il giudizio della Lega sul documento: sia la relatrice di minoranza Maura Catellani, che i consiglieri Emiliano Occhi e Michele Facci hanno parlato di un “meraviglioso libro di sogni, anche ampiamente condivisibili, di cui ben poco è realizzabile”. Emiliano Occhi, in particolare, ha denunciato uno scarso coinvolgimento dell’imprenditoria medio-piccola anche e soprattutto sulle tematiche di pertinenza della Commissione, in particolar modo sul tema della gestione dei rifiuti da parte di soggetti privati. Per Michele Facci, invece, le contraddizioni più eclatanti sono riscontrabili in una “rivisitazione delle linee guida espresse nella premessa del DEFR “ma che, ad oggi non si sono ancora viste”. Critiche più puntuali e specifiche, infine, da parte del consigliere bolognese sul “Bando Montagna 2020” con gli aiuti per l’acquisto o ristrutturazione di abitazioni rivolto alle giovani coppie che porterebbe con sé “un’inaccettabile disparità attribuita nei punteggi per le graduatorie” e per le misure sull’IRAP che si sarebbero tramutate “in un colossale flop, dato che i benefici contenuti nel bando non sono fruibili da quasi la metà degli aventi diritto”. Negli interventi di risposta dell’Assessore Priolo, la disponibilità ad un percorso informativo puntuale e condiviso sul tema della gestione dei rifiuti che però verrà affrontato nel prossimo piano rifiuti. Per l’Assessore alla Montagna Lori, infine, la consapevolezza che è ancora tanto il lavoro da compiere per sanare il gap con altri territori della regione, ma le azioni che si stanno mettendo sul campo “sono sotto gli occhi di tutti”. Netto, invece il giudizio sul “Bando Montagna 2020” in risposta a quanto affermato da Michele Facci: “il bando si è aperto ieri e in 24 ore sono giunte già poco meno di 400 domande. Aspettiamo la chiusura dei termini nel prossimo novembre per dare un giudizio concreto sulla portata del provvedimento messo in atto”. “

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