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Bilancio. Defr 2021-2023: via libera dalla commissione Politiche economiche

Il relatore di maggioranza Sabattini (Pd): “Economia regionale messa a dura prova dall’emergenza sanitaria, sostenibilità e innovazione pilastri della ripartenza”. Critiche dalla relatrice di minoranza Catellani (Lega): “Ci aspettiamo più chiarezza sulle linee politiche da parte della Giunta”

Sostegno alle imprese con più attenzione alla sicurezza e alla digitalizzazione; un nuovo Patto per il lavoro e per il clima” che supporti le nuove imprese, competitive, innovative e sostenibili, agevolando l’accesso al credito e creando condizioni per trattenere i giovani sul territorio; politiche energetiche sulla linea del “green new deal”, qualificazione del lavoro, delle filiere, delle piccole e medie imprese artigiane e cooperative, che sono “asse portante del tessuto produttivo emiliano-romagnolo”; priorità alla ripresa attraverso edilizia e infrastrutture “più green” e valorizzazione della motor e fashion valley, del turismo, dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Sono questi gli obiettivi strategici del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023, che ha trovato il parere favorevole della Commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini. “È una sfida importante per l’economia regionale, che paga il duro prezzo dell’emergenza sanitaria con un calo del Pil di più del 10 per cento, ma questi sono i pilastri politici da cui dobbiamo ripartire”, ha sottolineato il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd). La relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega) ha sollecitato contributi più esaustivi da parte di assessori e tecnici sulle linee dettate: “Mi aspettavo qualcosa di più, davanti al silenzio della Giunta il nostro voto è contrario”. Positivo il commento di Palma Costi (Pd), che ha annunciato il voto favorevole della maggioranza: “Questo è un documento molto importante, che contiene obiettivi strategici e non può prescindere dal programma di mandato. Fondamentale il ‘Patto per il clima e per il lavoro’, il ‘Patto per la semplificazione’ e anche il ruolo che avranno i fondi europei”. “

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