Governo locale e legalità

Bilancio Emilia-Romagna. Il dibattito in Assemblea legislativa

Prosegue in viale Aldo Moro 50 a Bologna il confronto tra i gruppi assembleari sul bilancio di assestamento 2023. Previste anche norme per il sostegno ai locali che fanno musica dal vivo e che hanno subito danni dal Covid.

Prosegue in viale Aldo Moro 50 a Bologna il confronto tra i gruppi assembleari sull’assestamento 2023, la manovra di bilancio della Regione Emilia-Romagna che prevede 125 milioni di euro di investimenti in sanità, cura del territorio, trasporti e cultura. Sono previste anche norme per il sostegno ai locali che fanno musica dal vivo e che hanno subito danni dal Covid. In serata è atteso il voto in Assemblea legislativa.

Valentina Castaldini (Forza Italia) ha sottolineato come “il dibattito su questo assestamento sia strettamente legato alle scadenze elettorali delle europee nel 2024 e regionali 2025” e come “il disavanzo in sanità affondi le radici nel periodo tra il 2001 e il 2011: i vecchi debiti si sono sommati ai nuovi. I fondi europei servono per migliorare il territorio e non per coprire le falle di un’amministrazione che non brilla”.

Stefano Bargi (Lega), riguardo la legge per il sostegno ai locali che fanno musica dal vivo ha criticato “l’eccessiva discrezionalità della giunta nell’assegnazione dei contributi. Allo stato attuale vengono privilegiate le cordate legate al mondo dell’associazionismo, tagliando fuori una fetta importante dall’elenco. Da qui un emendamento per chiedere il passaggio della determinazione dei criteri nella commissione competente”. Altro tema la cessione dei crediti: “Occorre sollecitare il governo per sbloccare i crediti incagliati monitorando l’incontro tra domanda e offerta e dare la possibilità ad aziende ed enti economici di acquistarli per compensazione”.

Per Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) “il focus sulla sanità deve rimanere costante e al centro delle nostre attenzioni. Bene il mix di investimenti per cultura, sport e turismo ma anche per le imprese attraverso i fondi europei”.

Ottavia Soncini (Partito democratico) ha evidenziato “l’impegno della Regione Emilia-Romagna per finanziare il fondo per la non autosufficienza: ai 457 milioni già stanziati si aggiungono i 28 milioni previsti con l’assestamento. Dobbiamo continuare a difendere la sanità pubblica, il governo deve fare chiarezza”.

Silvia Piccini (Movimento 5 stelle) ha chiesto “più attenzione per l’ambiente” e di “varare una legge sul clima: in questa regione manca una risposta strutturale. Siamo capaci solo di intervenire in emergenza e non a prevenire tutto ciò che la nostra regione ha vissuto in queste settimane”. Piccinini ha inoltre ribadito la scelta sbagliata di aumentare gli emolumenti del Corecom: occorre fare una riflessione su questa scelta viste le difficoltà socio-economiche di questo momento”.

Maura Catellani e Valentina Stragliati (Lega) hanno ricordato “la necessità di mantenere gli impegni presi per l’esenzione ticket per le terapie cui si deve sottoporre chi è affetta da endometriosi: era stato preso un accordo con la maggioranza ma è stato disatteso. In assestamento non è stato stanziato un euro. Ci interessa un risultato concreto a favore delle donne e delle associazioni che svolgono un lavoro straordinario”.

Per Silvia Zamboni (Europa Verde) “nell’assestamento sono state stanziate cifre non all’altezza degli equilibri idrogeologici di questa regione. Le risorse devono essere stanziate a livello nazionale ma il tema della fragilità dei territori è trascurata da sempre. Manca ancora una legge sul clima e anche da lì devono arrivare le risorse per mettere in sicurezza la nostra regione. Bene invece il welfare che esprime al meglio il valore delle politiche sociali della nostra Regione”.

Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa) ha fatto un plauso “alla rinnovata attenzione per i locali che fanno musica dal vivo. Distintivi gli interventi introdotti nell’assestamento, in particolare l’implementazione di 28 milioni di euro per il fondo per la non autosufficienza. Tuttavia, non è sufficiente per far fronte all’esigenza crescente legata alle traiettorie demografiche di questa regione, serve un intervento dello Stato”.

Emiliano Occhi (Lega) ha messo in evidenza “le criticità emerse con la nuova legge urbanistica: una delle norme sta diventando un freno per le attività produttive che devono realizzare opere di micro-edilizia. Non si distingue tra chi deve fare ampliamenti di pochi o molti metri quadrati quando invece servirebbe un limite definito. Con un ordine del giorno chiediamo un impegno a rivedere questa normativa, in particolare l’articolo 53”.

Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) ha rimarcato “la necessità di valorizzare la figura dell’agricoltore. L’agricoltura è fondamentale per la nostra economia, il mondo agricolo è il primo presidio per la cura del territorio. In Emilia-Romagna al 2020 si contavano oltre 50mila aziende agricole. Presentiamo un odg per reperire fondi per il settore”.

Simone Pelloni (Lega) sul tema della maternità surrogata ha ricordato il diniego delle sezioni unite della Corte di Cassazione e chiede “maggiore chiarezza al parlamento, che sta portando avanti l’iter normativo, per evitare confusione e tutelare i soggetti coinvolti”.

Per Roberta Mori (Pd) “in materia di medicina di genere chiede una presa in carico adeguata e alla pari. Nello specifico, riguardo il tema dell’endometriosi, il sistema diagnostico deve essere aggiornato. Non perdiamo la determinazione di portare avanti l’impegno per la salute di tutte le donne”.

(Lucia Paci)

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