Imprese lavoro e turismo

Bilancio Emilia-Romagna /2. Da sindacati e imprese via libera alla variazione 2024

Si tratta di una manovra che, di soli fondi regionali, vale 100 milioni di euro. Il dibattito in commissione Bilancio.

Sindacati e imprese promuovono la variazione di Bilancio 2024, la manovra che, di soli fondi regionali, vale 100 milioni di euro destinati principalmente a sanità, welfare, trasporto pubblico locale, cultura e cura del territorio.

E’ quanto è emerso nel corso della commissione Bilancio durante l’audizione delle parti sociali dove si è discusso del provvedimento proposto dalla giunta.

“Siamo molto soddisfatti per la qualità della variazione di bilancio di cui condividiamo la filosofia, per quanto riguarda la parte riguardante il welfare e la sanità e in particolare al rinnovo del contratto  di settore”, spiega Daniele Montroni, presidente Legacoop Emilia-Romagna intervenuto a nome di Alleanza delle Cooperative. “La manovra dà continuità alle politiche regionali sui temi del welfare e del trasporto pubblico locale. Occorre che nella prossima legislatura regionale si ragioni su una riforma dell’accreditamento e su quale sia il ruolo dell’economia sociale e della cooperazione per continuare a garantire un welfare di qualità”.

“Condividiamo gli interventi su welfare, sanità e sviluppo economico: ci auguriamo che ci sia una gestione ordinata tra la vecchia e la nuova legislatura. Comprendiamo bene le regole delle campagne elettorali, ma parallelamente non ci sfuggono le ragioni dello sviluppo economico. Ragionevolmente questa è l’ultima occasione di confronto formale con l’Assemblea in questa legislatura: cogliamo così l’occasione per ringraziare di questi anni di  fattiva collaborazione”, spiega Luca Rossi, direttore Confindustria Emilia-Romagna, per il quale “la prossima legislatura dovrà ragionare sulla sostenibilità a medio e  lungo termine  del sistema sanitario”.

“Cgil, Cisl e Uil sono a favore della variazione 2024 di cui registriamo coerenza rispetto al ‘Patto per il lavoro e per il clima’ a partire dalle politiche per il welfare, in particolare i 10 milioni di euro stanziati per far fronte all’aumento delle rette delle residenze per gli anziani”, spiega Natale Vitali (Cgil) intervenuto a nome dei sindacati confederali, per il quale occorre un aumento delle risorse sul capitolo affitti.

“Bisogna aumentare l’impegno per realizzare una vera rete di servizi per le persone sorde che vogliamo siano integrate al meglio nella vita della nostra società: dobbiamo aumentare il benessere e le condizioni di vita delle persone sorde”, spiega Giuseppe Varricchio, presidente dell’Ente Nazionale Sordi dell’Emilia-Romagna che chiede maggiori risorse.

Per il relatore di maggioranza ed esponente del Partito democratico “è una manovra sana, che beneficia di un rendiconto dell’attività finanziaria del 2023 di spessore e in equilibrio, che permette di finanziare importanti politiche sulla sanità come gli interventi a favore degli emotrasfusi, il fondo affitti (8 milioni di euro), gli interventi per le zone alluvionate e l’aumento di 25 milioni di euro per il fondo della non autosufficienza anche per far fronte agli aumenti contrattuali”.

Per il relatore di minoranza ed esponente della Lega, invece, “bisogna evitare di politicizzare la manovra: la giunta omette di dire che non è vero che il governo non ha dato sufficienti risorse per la sanità quando leggendo le varie voci della manovra si vede come molti interventi siano frutto di risorse che arrivano da Roma”.

Per l’assessore al Bilancio “questa manovra serve a mantenere i servizi realizzati e porre le basi per aumentarli in futuro. In questi anni se abbiamo raggiunto dei risultati è perché abbiamo saputo ascoltare”.

Un ringraziamento alle parti sociali per il lavoro di questi anni è arrivato anche dal presidente della Commissione: “C’è stata sempre una collaborazione leale”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

Imprese lavoro e turismo