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Approvato il Defr: in Emilia-Romagna Pil più alto della media nazionale

L’Assemblea approva il Defr (Documento di economia e finanza regionale): meno persone a rischio povertà, usati al 100% i fondi europei. Fra i fattori di successo la resilienza del sistema economico e gli investimenti passati da 14 a 24 miliardi

L’Aula ha approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale – DEFR 2025-2027.

In Emilia-Romagna il Pil è cresciuto più della media italiana 2023. Il Pil (Prodotto interno lordo) della regione è stimato dell’1% e per il 2025-2026 e si prevede un più 1,3%-1,4%. Dal Pnrr si parla, per l’Emilia-Romagna, di un importo di 9 miliardi di euro mentre altri 3 arriveranno dai fondi europei.

Il consigliere Luca Sabattini (Partito democratico) ha sottolineato “come dato non secondario quello sulla povertà: nel 2023, il 7,4% degli abitanti vive in famiglie a rischio povertà o esclusione. E’ un valore che si riduce rispetto al 2022, ma è un indice ancora elevato anche se 100mila sono uscite dal rischio povertà. Ricordo che l’Emilia-Romagna è la regione dove il rischio è meno diffuso, dopo la provincia di Bolzano. La lotta alle disuguaglianze è stato il principio cardine di questa legislatura e dovrà esserlo anche in futuro”. Per il relatore di maggioranza “gli investimenti hanno avuto effetti positivi, tanto che il Pil crescerà a ritmo più veloce di quello nazionale”.

L’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, ha affermato: “Questo Defr è diverso dai precedenti. Abbiamo ridotto il Defr a un’analisi di contesto sociale e finanziario che sarà di riferimento per chi dovrà definire in futuro gli obiettivi strategici. L’economia emiliano-romagnola ha sempre dato un contributo positivo alla crescita del Paese. L’economia ha sofferto, nel 2020, ma poi è tornata a crescere di molto tra il 2021 e il 2024. Uno sviluppo frutto di due fattori: un sistema produttivo resiliente che ha investito e tutelato l’occupazione; istituzioni pubbliche, dai Comuni alla Regione, che hanno visto un piano di investimenti partito da 14 miliardi arrivare a 24 mld”. Importante poi, per l’assessore, il ruolo del Pnrr: “Sono state finanziate attività per 10 miliardi, arrivati a 13 miliardi con quelli dei privati e delle istituzioni. Una crescita dovuta grazie all’export e al miglioramento della bilancia commerciale”. Calvano ha messo in evidenza come “con i bandi di giunta utilizzeremo tutti i fondi europei stanziati. Siamo oltre il 100% grazie ad alcune premialità”.

Sui vari fondi, il titolare del Bilancio ha scandito come i fondi Fsc (Fondo sviluppo e coesione), “dopo la firma dell’accordo con il governo, in pochi mesi sono stati varati bandi per opere: infrastrutture, rigenerazione urbana, infrastrutture sociali, interventi per il territorio. L’obiettivo è di accelerare la spesa, anche se le risorse sono arrivate con un po’ di ritardo. Infine, con i fondi Fse (Fondo sociale europeo) si sono aiutate le persone nella formazione per adeguare la formazione”.

(Gianfranco Salvatori)

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