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Bologna Fiere, Facci (Lega): “Chiarire su indebitamento, la Regione, in quanto azionista, si tuteli”

La Regione Emilia-Romagna possiede una partecipazione azionaria nella società Bologna Fiere del 9,44 per cento (pari a 14.844.537 azioni

Con un’interpellanza è Michele Facci (Lega) a chiedere alla giunta regionale “quale sia il giudizio che esprime a seguito del rilievo della Sezione di controllo della Corte dei conti, relativo all’andamento economico-finanziario della società partecipata Bologna Fiere, e quali azioni intenda adottare a garanzia dell’integrità della propria partecipazione”.

Nell’atto si rileva che la Regione Emilia-Romagna possiede una partecipazione azionaria nella società Bologna Fiere del 9,44 per cento (pari a 14.844.537 azioni).

“Come rilevato dalla Corte dei conti – spiega il consigliere – in sede di giudizio di parificazione del rendiconto 2022 della Regione Emilia-Romagna, l’andamento reddituale di Bologna Fiere spa, per l’esercizio 2022, ha registrato una perdita pari a 14.179.560 di euro e, a livello di gruppo, un risultato negativo per 5.342.657 di euro”. Inoltre, prosegue, “dal documento contabile si evince che a livello di bilancio separato (Bologna Fiere) l’organismo societario ha portato a nuovo, rispetto agli anni scorsi, perdite per 35.202.048 di euro”.

La Corte dei conti, rimarca poi Facci, “ha quindi invitato l’amministrazione regionale ‘a monitorare costantemente la situazione aziendale anche per valutare possibili azioni di salvaguardia al fine di assicurare – intanto – l’integrità della partecipazione pubblica”. “Ha anche spiegato – conclude il leghista – come a termine prestito (per come è congegnata l’operazione) ‘si possa chiedere il rimborso in luogo della conversione (qualora l’investitore medesimo dubitasse sulla solidità del progetto aziendale e sulla attendibilità delle proiezioni di redditività essendo generalmente il lucro l’elemento motivante degli investimenti nel settore privato): con questa ipotesi la società si troverebbe a rimborsare 25.000.000 di euro (l’importo del prestito) a titolo di capitale, trovandosi di conseguenza in una  situazione di aumento di esposizione finanziaria da indebitamento”.

Per tutte queste considerazioni, si esplicita nell’atto, “la Corte dei conti ha espresso ‘motivate perplessità sulla situazione finanziaria della società’”.

(Cristian Casali)

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