Governo locale e legalità

CACCIA FORLÍ. SOSTITUZIONE “ILLEGITTIMA” DEL CONCESSIONARIO DI UN’AZIENDA FAUNISTICA-VENATORIA? POMPIGNOLI (LN): REGIONE INTERVENGA

La Provincia, secondo Massimiliano Pompignoli (Ln), non avrebbe tenuto conto del parere negativo della Regione su quanto avvenuto, “scavalcandone di fatto la potestà giuridica”

La Provincia di Forlì Cesena, con una delibera di Giunta del 29 novembre 2011, avrebbe rinnovato fino al 31 dicembre 2018 l’autorizzazione dell’Azienda faunistico venatoria “San Martino in Avello”, ubicata nei comuni di Dovadola, Rocca San Casciano e Predappio, e avrebbe confermato la titolarità della concessione aziendale al signor A. P., delegato dal Consorzio dei proprietari e conduttori dei fondi rustici ricompresi, denominato “Consorzio di caccia San Martino in Avello”, costituitosi in data 30 maggio 1967.

Lo segnala il consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega nord) in un’interrogazione rivolta alla Giunta, dove sottolinea che il titolare della concessione aziendale, ai fini del rinnovo dell’azienda faunistico venatoria, avrebbe dichiarato la sussistenza dell’assenso degli aderenti al Consorzio.

Successivamente, – scrive il consigliere- in una nota del 5 dicembre 2014, il presidente del Consorzio, neo costituitosi in “Consorzio volontario San Martino in Avello”, avrebbe individuato un nuovo concessionario direttore dell’Azienda faunistico venatoria in sostituzione del signor A.P., chiedendo alla Provincia di prenderne atto. La Provincia ha quindi provveduto in tal senso con un decreto dell’11 febbraio 2015, riconoscendo a A.P. la facoltà di gestire l’azienda entro e non oltre il 15 marzo 2015, quindi “anticipatamente rispetto alla naturale scadenza della concessione rilasciata” a questa persona.

Questa determinazione, tuttavia, minerebbe- a parere di Pompignoli- l’impianto strutturale e lo scheletro giuridico delle Aziende venatorie, come delineato nella legge regionale di settore (la 8 del 1994, all’articolo 43), tanto che la Regione, con un parere del 29 maggio scorso, avrebbe considerato il citato decreto della Provincia “non conforme alle disposizioni regionali in materia di gestione e istituzione di Aziende faunistico venatorie”.

Alla luce di questi fatti, Pompignoli chiede alla Giunta per quale motivo e sulla base di quali presupposti normativi la Provincia di Forlì Cesena abbia deciso di non tenere conto del parere negativo della Regione, scavalcandone di fatto la potestà giuridica, vuole sapere se l’esecutivo regionale non ritenga opportuno diffidare la Provincia a rivedere la decisione assunta relativa alla sostituzione “improvvisa e illegittima” del concessionario, signor A.P., e domanda se, in caso di inosservanza, si intendano adottare le misure necessarie per riportare la situazione a norma di legge.

Altre richieste: se la Giunta ritenga o meno difforme e in contrasto con il quadro normativo regionale il decreto della Provincia e come intenda agire per sopperire a questa inadempienza.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

 (ac)

   

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