Andrea Liverani, Matteo Montevecchi e Massimiliano Pompignoli della Lega denunciano, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, “l’incontrollato aumento del numero di cinghiali”: chiedono quindi “di consentire, nel rispetto delle misure generali di sicurezza, lo svolgimento delle battute, derogando ai provvedimenti governativi per le zone ‘arancioni’ (come ha chiesto anche Coldiretti) per permettere lo spostamento dei cacciatori che svolgono attività di caccia collettiva al cinghiale”. Solo nel 2019, spiegano i tre consiglieri, “le aziende agricole della regione avrebbero infatti subito oltre 790mila euro di danni a causa degli animali selvatici”. Inoltre, aggiungono, “sono numerosi gli incidenti stradali provocati da questi animali”. I tre leghisti rilevano poi che “la proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di elevato pregio naturalistico”. E parlano anche di rischi per la salute, “provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina, che potrebbe arrivare negli allevamenti, come ha denunciato la virologa Ilaria Capua, attraverso gli animali selvatici”. Liverani, Montevecchi e Pompignoli chiedono quindi all’esecutivo di consentire ai cacciatori di svolgere la propria attività in merito al contenimento degli ungulati, anche in aree esterne rispetto al proprio ambito territoriale di caccia.
19 Novembre 2020
Caccia. Lega: consentire ai cacciatori di svolgere la propria attività per contenere il numero di cinghiali
“Consentire, nel rispetto delle misure generali di sicurezza, lo svolgimento delle battute, derogando ai provvedimenti governativi per le zone ‘arancioni’ (come ha chiesto anche Coldiretti) per permettere lo spostamento dei cacciatori che svolgono attività di caccia collettiva al cinghiale”, chiedono Liverani, Montevecchi e Pompignoli
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