Ambiente e territorio

CACCIA MODENA. CONTENZIOSO TRA ATC MO3 E PROVINCIA SU GESTIONE CACCIA AL CINGHIALE, RAINIERI E BARGI (LN) INTERROGANO LA GIUNTA

I consiglieri portano il caso in Regione: “Eserciti le sue nuove funzioni in materia. Provincia intempestiva”

Il contenzioso tra l’Ambito territoriale di caccia Modena 3 (ATC MO3) e la Provincia di Modena in merito a deliberazioni assunte dal primo nell’ambito della gestione della caccia al cinghiale, è oggetto di una interrogazione presentata da Fabio Rainieri, primo firmatario, e Stefano Bargi, consiglieri della Ln.

Nel settembre 2014, spiegano, “la Provincia di Modena ha approvato, in via sperimentale, per la stagione venatoria 2014-2015 la proposta ATC MO3 di accorpare, dato il calo numerico dei cacciatori, le squadre di braccata per la caccia al cinghiale denominate ‘I Falchi’ e ‘S.C. Boccassuolo’, operanti rispettivamente nei distretti F e I, in un’unica squadra denominata ‘Valdragone’, consentendo alla nuova squadra di agire in entrambe i distretti, con la prescrizione, in caso di risultati positivi, di provvedere all’eventuale riassetto territoriale”. La Regione, “direttamente interpellata dall’ATC per un parere di merito, ha risposto in senso affermativo, auspicando una revisione dei distretti”. Nel marzo scorso, evidenziano i consiglieri, “l’Assemblea dei delegati dell’ATC ha approvato il nuovo regolamento per la gestione della caccia collettiva al cinghiale” e “nel giugno scorso il Consiglio direttivo dell’ATC ha deliberato di integrare il Piano di gestione del cinghiale per la stagione venatoria 2015-2016 approvando” tre punti. “L’accoglimento della richiesta di accorpamento delle squadre di braccata denominate ‘I cacciatori del Bosco Reale’ e ‘Gusciola’, operanti rispettivamente nei distretti F e I, in virtù delle analoghe ragioni che, nella precedente stagione venatoria, avevano portato all’accorpamento delle prime due squadre”; “l’unificazione dei distretti I e F nel nuovo distretto M, permettendo alle squadre di operare in un solo distretto”; “il riassetto territoriale delle zone di caccia collettiva al cinghiale e l’assegnazione delle zone alle squadre per la stagione venatoria 2015-2016”. A fine agosto, però, evidenziano gli esponenti Ln, “la Provincia di Modena ha respinto le deliberazioni dell’ATC, sostenendo che l’unificazione dei distretti deve essere legata all’iter di approvazione dell’aggiornamento del Piano faunistico venatorio provinciale (PFVP), non ancora concluso”. Quindi, “il mancato accoglimento della proposta di nuovo assetto territoriale ha determinato la revoca dell’accorpamento delle due squadre, ‘I Falchi’ e ‘S.C. Boccassuolo’, oggetto della sperimentazione, con conseguente obbligo per la nuova squadra ‘Valdragone’ di scindersi”.

Considerato che “l’ATC ha replicato alla Provincia asserendo l’illegittimità del diniego” e che entro il 31 dicembre 2015, “per effetto della nuova legge regionale sul riordino istituzionale, le funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell’attività venatoria saranno di competenza della Regione”, Rainieri e Bargi chiedono alla Giunta regionale “se valuti fondati i dubbi sollevati dall’ATC sulla legittimità, opportunità e tempestività del diniego della Provincia”. Domandano, infine, “se ritenga di intervenire per assicurare nella stagione venatoria 2015-2016 la continuità degli eccellenti risultati ottenuti dall’ATC MO3 nel settore della caccia al cinghiale, anche tenendo in adeguata considerazione i rilevanti problemi derivanti dalla eccessiva proliferazione di tale specie”.

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(lg)

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