Ambiente e territorio

Commissione Economia: parere favorevole sul nuovo regolamento per la gestione degli ungulati

Fra le novità introdotte la semplificazione delle modalità di caccia collettiva. Prevista la possibilità di interventi più incisivi come nel caso del contrasto alla peste suina

Il nuovo regolamento sulla gestione degli ungulati, che va a sostituire quello del 2008, ha ottenuto il parere di conformità dalla commissione Politiche economiche.

Alla base delle modifiche, la necessità di rispondere a un contesto faunistico mutato e di ricomprendere in un unico testo la gestione di tutte le specie, compreso il cervo.

Fra le novità introdotte figura quella della semplificazione delle modalità di caccia collettiva: diminuisce, ad esempio, il numero di componenti delle squadre di braccata (da 40 a 30) e viene prevista la possibilità di interventi più incisivi in situazioni di particolare criticità come, ad esempio, nel caso del contrasto alla peste suina. Inoltre, si potranno concordare, con altre Regioni confinanti e gli enti-Parco, linee guida comuni per la gestione unitaria delle zone di presenza della specie, indipendentemente dai confini amministrativi.

L’assessore all’Agricoltura e alla caccia ha chiarito che “si tratta di un atto importante, un aggiornamento di cui c’era necessità. È stato un percorso partecipato che ha coinvolto i rappresentanti istituzionali e i portatori di interesse. Abbiamo incontrato il mondo venatorio e gli Ambiti territorili di caccia (Atc), nei quali sono rappresentati anche il mondo agricolo e ambientalista. C’è stato un lungo confronto anche con le Province, per le quali sono state stanziate risorse per i piani di controllo. Proprio i cinghiali rappresentano un problema per le imprese agricole, per la sicurezza stradale e anche dal punto di vista ambientale, data la loro proliferazione. Questo regolamento offre uno strumento valido ed efficace per la riduzione della presenza del cinghiale, per il contrasto alla peste suina e per la salvaguardia delle nostre attività agricole”.

Europa Verde, che ha espresso voto contrario al Regolamento, ha evidenziato alcune criticità come il fatto che “il nuovo regolamento non vieti l’uso delle munizioni a piombo nella caccia agli ungulati. Ci sono alcuni uccelli che si cibano di carcasse (necrofagi) che si avvelenano con il piombo. Inoltre il regolamento non offre un adeguato contrasto alle pratiche del bracconaggio”.

Il Partito democratico, che ha espresso voto favorevole, ha ringraziato “per il lavoro fatto su un regolamento sul quale si è dibattuto per quasi cinque anni. Le forze politiche hanno avuto tutto il tempo di formulare le loro osservazioni. Le associazioni venatorie sono state incontrate molte volte ed è fondamentale che siano state recepite le richieste dei territori”.

Il Movimento 5 Stelle, nell’annunciare il proprio voto contrario, ha sottolineato: “Il fronte unitario per la caccia si ripropone ed è consolidato e, dato che la forma è anche sostanza, non siamo in linea con la maggioranza delle posizioni che questa assemblea esprime”.

La Lega, che si è astenuta, ha evidenziato “la preoccupazione e il timore, fra i produttori di salumi e di carni, per quanto sta accadendo in relazione alla peste suina. C’è bisogno di assumere decisioni forti e di mettere in campo ogni strategia per evitare ripercussioni drastiche sotto il profilo economico”.

(Brigida Miranda)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

Ambiente e territorio