Parere favorevole in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, al Calendario venatorio regionale per la stagione 2017/2018. Hanno approvato il provvedimento i gruppi Pd e Si, ha espresso voto contrario il gruppo Ln, mentre si è astenuto il gruppo M5s.
Le principali prescrizioni contenute nel Calendario venatorio regionale riguardano: specie cacciabili, periodi di caccia, forme di caccia, giornate e orari venatori; carniere giornaliero e stagionale delle varie specie cacciabili; periodo di addestramento dei cani da caccia; misure di salvaguardia dell’ambiente agricolo e forestale; prescrizioni valide nei siti della rete Natura 2000, nelle zone umide e nelle zone costiere; forme di prelievo venatorio degli ungulati, modalità per il rilascio del tesserino venatorio.
Massimiliano Pompignoli (Ln) ha criticato la prassi degli incontri informali prima della presentazione ufficiale del Calendario alla Consulta faunistico-venatoria regionale, che, a quanto gli risulta, vedrebbe un eccessivo attivismo di consiglieri regionali del Pd per promuovere dubbie pratiche di concertazione a favore di associazioni ‘vicine’. Inoltre, ha evidenziato una serie di questioni, alcune sollevate dalle stesse associazioni venatorie, che vanno dal drastico calo dei cacciatori alle limitazioni inserite nel Calendario venatorio in merito a giornate di caccia col cane nel mese di gennaio e a specie cacciabili quali beccaccia, cesena, tordo bottaccio e colombaccio. Infine, per superare le criticità emerse nel corso della stagione venatoria appena conclusa, ha proposto di suddividere il Calendario venatorio regionale in due parti: una riferita all’Emilia e una concernente la Romagna.
Per Gian Luigi Molinari (Pd) il Calendario venatorio varato per la stagione appena conclusa ha funzionato, così come il sistema dei progetti speciali di gestione faunistico-venatoria promossi sui singoli territori provinciali. Rispetto al Calendario per la stagione 2017/2018, il consigliere ha invitato la Regione, in attesa di specifiche disposizioni nazionali, a monitorare con attenzione gestione della pernice rossa. In risposta a Pompignoli, infine, ha escluso la presenza di ‘tavoli carbonari’, rivendicando però la facoltà di ciascun consigliere di partecipare in piena autonomia a incontri e riunioni locali.
Manuela Rontini (Pd) ha chiesto alla Giunta di porre attenzione anche alla gestione della starna e ha chiesto chiarimenti sulle limitazioni introdotte alla caccia alla cesena e al tordo bottaccio. Infine, ha sottolineato come, nel caso della provincia di Ravenna, la partecipazione di consiglieri regionali agli incontri territoriali fra associazioni venatorie, agricole e ambientaliste abbia contribuito a tenere efficacemente insieme diritti e doveri di tutte le categorie.
Francesca Marchetti (Pd) ha richiamato l’attenzione della Regione sulle limitazioni temporali inserite nel Calendario rispetto alla caccia al cervo nel bolognese, nello specifico nel territorio del comune di Camugnano, che, stando alle segnalazioni delle categorie, potrebbe avere un impatto negativo sulla gestione finora efficace di questo ungulato.
Luciana Serri (Pd), infine, facendo proprie le segnalazioni provenienti dal territorio, ha invitato la Giunta, al fine di contenere i danni, ad applicare la massima flessibilità consentita nella gestione della caccia al cinghiale nella provincia di Modena.
(Luca Govoni)