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Caccia. Rainieri (Lega) in Commissione: “No abrogazione attività venatoria nei fondi agricoli, fondamentale il controllo degli ungula

Secondo Rainieri l’abrogazione dell’art. 842 del Codice Civile richiesta dai 5 stelle al Senato comprometterebbe gli equilibri ecologici del territorio. Anche l’assessore Mammi concorda sul fatto che “questa proposta non sia condivisibile”

“Non si può impedire l’esercizio della caccia nei fondi agricoli aperti, perché serve alla conservazione della biodiversità e degli equilibri ecologici e riduce i danni all’agricoltura e gli incidenti stradali provocati da animali selvatici.” Lo sostiene Fabio Rainieri della Lega che in Commissione Politiche economiche (presieduta da Manuela Rontini) chiede alla Regione di attivarsi in tutte le sedi istituzionali perché venga scongiurata l’abrogazione dell’art. 842 del Codice Civile, voluta da un disegno di legge in materia di tutela degli animali, targato Cinquestelle, in discussione al Senato.

L’abrogazione della legge, spiega il consigliere in Commissione illustrando l’atto, “limiterebbe notevolmente l’esercizio della caccia e comprometterebbe il complesso impianto legislativo che regola la stessa attività venatoria e la protezione della fauna selvatica”. Soprattutto, – rimarca Rainieri- in un momento come quello attuale, dove, a causa dell’interruzione e del rallentamento delle battute di caccia a causa della pandemia, si è avuta una proliferazione incontrollata di alcune specie animali selvatiche che rischia di compromettere gli equilibri ecologici oltre che aumentare a dismisura sia i danni alle attività agricole che gli incidenti stradali”.

Una proposta, quella dei Cinquestelle, che non condivide nemmeno l’assessore all’agricoltura, Alessio Mammi. “Ad oggi, non c’è stato ancora un pronunciamento formale su questa richiesta- risponde l’assessore- che concorda con la Lega sul fatto che il disegno di legge mostri un approccio troppo superficiale al tema. Sono d’accordo sulla necessità di avviare un confronto sulla legge nazionale che disciplina la caccia, ma non in questo modo”. L’assessore rimarca anche la grande attenzione della Giunta sul controllo degli ungulati, uno degli obiettivi del Piano faunistico venatorio regionale.

 

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