Ambiente e territorio

Rete Civica: prevedere un sistema alternativo per gestire le uscite di caccia di selezione

Dopo la chiusura dell’applicativo web, si sollecita un sistema per “assicurare il flusso di dati nella gestione dell’attività venatoria inerente alla caccia di selezione, in deroga e a plafond chiuso”

“Garantire una procedura alternativa affinché i cacciatori abilitati alla caccia di selezione (selecontrollori) continuino a esercitare correttamente l’attività di controllo e gestione del territorio, assicurando al contempo il flusso di dati necessari alla Regione per la gestione della caccia di selezione”.

È la richiesta che Rete Civica rivolge alla giunta con un atto ispettivo trattato nell’odierna sessione di lavoro della commissione Politiche economiche. Nell’interrogazione, si dà conto della chiusura nei primi giorni dello scorso aprile “dell’applicativo web regionale per la registrazione delle uscite in selezione e il divieto di utilizzare la segreteria telefonica per la caccia di selezione, segnalando altresì che il numero di telefono, attivo esclusivamente per le uscite relative ai piani di controllo, verrà disattivato entro al 30 giugno”.

Non essendo state ancora comunicate procedure alternative per gestire l’attività venatoria, “in un momento particolarmente delicato in cui a livello nazionale si trattano le strategie di contrasto alla diffusione della peste suina africana (Psa) e la Regione è impegnata nel promuovere e sostenere il depopolamento dei cinghiali con l’obiettivo di ridurne in modo consistente la presenza sul territorio”, Rete Civica sottolinea come sia “indispensabile avere contezza in tempo reale di quali e quanti capi vengono abbattuti anche al fine di adottare il calendario venatorio, con le aperture e le chiusure conseguenti”.

Da qui l’atto ispettivo in cui si chiede all’esecutivo regionale un intervento “per garantire anche nelle prossime stagioni venatorie il corretto e rapido conteggio dei capi abbattuti per le cacce in deroga (es. storno) o per le cacce a ‘plafond chiuso’ come la tortora”.

Rispondendo ai quesiti, l’assessore ad Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca ha chiarito che “a oggi l’applicativo web della Regione è perfettamente funzionante, ma dalla fine di giugno la procedura sarà in capo alle polizie provinciali. Questo per problemi di operatività e di privacy ma anche perchè l’attività non è in capo all’ente regionale bensì ai vari attori dei singoli territori”. Per quanto riguarda invece le modalità di caccia in deroga, è confermato per il prossimo anno l’uso dell’applicativo regionale mentre è allo studio l’introduzione del tesserino elettronico in alternativa a quello cartaceo. “L’obiettivo è ovviamente arrivare alla digitalizzazione dei sistemi -ha concluso l’Assessore- ma vogliamo farlo in maniera graduale attraverso un progressivo processo di sensibilizzazione”.

Rete Civica si è quindi dichiarata parzialmente soddisfatta delle risposte ottenute. “Bene l’iter che tende alla digitalizzazione ma rimane il problema delle sensibili differenze operative in atto fra i vari territori”.

(Luca Boccaletti)

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