Ambiente e territorio

Caccia. Risoluzione Partito democratico: “Avviare la sperimentazione del tesserino venatorio digitale”

Attraverso un’applicazione mobile, spiegano i consiglieri dem (primo firmatario dell’atto Gian Luigi Molinari), “sarà infatti possibile registrare e comunicare tutte quelle informazioni richieste dalla normativa sulla materia”

Gian Luigi Molinari (Pd)

“Avviare, dalla stagione venatoria 2020-2021, la sperimentazione del tesserino venatorio digitale”. A chiederlo, con una risoluzione rivolta al governo regionale, è il Partito democratico, primo firmatario Gian Luigi Molinari.

L’atto è stato sottoscritto anche da Roberto Poli, Roberta Mori, Francesca Marchetti, Alessandro Cardinali, Manuela Rontini, Luciana Serri, Giorgio Pruccoli, Mirco Bagnari, Barbara Lori, Enrico Campedelli e Lia Montalti.

I dem chiedono comunque “di definire un periodo minimo di sperimentazione (rivolta ai soli cacciatori che decideranno di aderire al nuovo progetto)”. Attraverso un’applicazione mobile, spiegano i consiglieri, “sarà infatti possibile registrare e comunicare tutte quelle informazioni richieste dalla normativa sulla materia”. Un utile strumento, rimarcano, “per verificare in tempo reale, da parte delle autorità competenti, il numero dei cacciatori usciti, dei capi abbattuti, della pressione venatoria e di ogni altro elemento gestionale”. Con questa applicazione, rimarcano inoltre Molinari e colleghi, “sarà anche possibile, attraverso un servizio di geolocalizzazione, velocizzare gli interventi di soccorso”. Oppure, sottolineano, “anche un utilizzo in caso di allarmi o calamità”.

La Regione Emilia-Romagna, concludono i democratici, “ha adottato una programmazione, la sua Agenda digitale, specifica per favorire lo sviluppo territoriale della società dell’informazione, che prevede tra le priorità lo sviluppo dei servizi digitali”.

(Cristian Casali)

Ambiente e territorio