“Abbiamo terminato in mattinata il lavoro di monitoraggio relativo alle camere di sicurezza presenti nei presidi delle forze di polizia della città di Bologna”. A darne notizia è il garante regionale dei detenuti dell’Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri.
Le camere di sicurezza sono luoghi in cui la persona in stato di arresto – ad esempio, per un arresto in strada – viene trattenuta (per massimo 48 ore) prima di comparire davanti a un giudice.
Il progetto di ispezione di questi spazi detentivi che si trovano in caserme, comandi e stazioni dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia di Stato e della Polizia locale, spiega Cavalieri, “è ormai completato per il 50%”.
“Questi spazi – afferma il garante regionale – sono a tutti gli effetti luoghi di detenzione e, pertanto, devono garantire standard minimi sia sotto il profilo ambientale che nella loro gestione. Inoltre, in queste aree deve essere assicurato il rispetto dei diritti di chi ci entra”. Prosegue Cavalieri: “In Emilia-Romagna sono presenti 82 siti – censiti dal garante con la collaborazione delle prefetture – e a oggi ne sono state ispezionati 41: oltre al territorio comunale di Bologna è stato completato quello di Ravenna assieme all’intero territorio provinciale di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena”. Cavalieri riferisce, poi, che “l’obiettivo è quello di completare il lavoro entro la fine di ottobre”.
Il garante fornisce alcuni dati sulla situazione in regione: “L’Emilia-Romagna è la terza regione in Italia per transito di persone nelle camere di sicurezza. In Italia sono circa 20mila le persone che in un anno transitano in una camera di sicurezza (di polizia e carabinieri) e di queste circa 2.400 vivono questa esperienza in Emilia-Romagna: un passaggio su otto, quindi, avviene nella nostra regione (dati riferiti al 2024). Nella sola città di Bologna, sempre nel 2024, i transiti di persone in camere di sicurezza sono stati più di 600”.
I risultati del monitoraggio saranno oggetto di un convegno che si terrà nel marzo del 2026.
Il progetto, in collaborazione con il garante nazionale, è stato lanciato da Cavalieri lo scorso 24 giugno a Bologna davanti a cento rappresentanti delle forze di polizia che gestiscono le camere di sicurezza della regione.



