Il Garante dei diritti dei detenuti dell’Emilia-Romagna, Marcello Marighelli, e il suo omologo di Firenze, Eros Cruccolini, oltre ad Alessandro Albano, per l’Ufficio del garante nazionale, hanno visto a Roma la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e il sottosegretario Gabriele Toccafondi. Un incontro per verificare lo stato di attuazione del protocollo tra Miur e ministero della Giustizia del 29 maggio 2016 sul “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari e nei servizi minorili della giustizia”.
Marighelli, Cruccolini e Albano hanno chiesto ai due rappresentanti del Governo un impegno sul tema della scuola e della cultura in carcere, come strumento per contenere il rischio di recidiva, prevedendo anche una maggior diffusione di laboratori didattici e tecnici e la possibilità di collegamenti telematici con l’università e gli istituti scolastici esterni. Inoltre, hanno richiesto l’attivazione di “misure di sistema” per l’istruzione e la formazione professionale in carcere, per consentire ai detenuti di usufruire, nella vita sociale e lavorativa, delle competenze acquisite e soluzioni organizzative che superino l’attuale “concorrenza” tra scuola e lavoro, oltre a misure di sostegno finanziario per chi studia. Infine, hanno rilevato la necessità di non sospendere nel periodo estivo l’attività scolastica in carcere. I tre hanno anche sollevato la questione dei troppi trasferimenti, un problema nella gestione, da parte dei detenuti, dei percorsi di studio.
La ministra dell’Istruzione e il sottosegretario hanno riconosciuto l’importante ruolo ricoperto dai garanti nel processo di riconoscimento del diritto all’istruzione e alla formazione dei detenuti.
“Su tutti i temi portati all’attenzione del Governo- hanno dichiarato Marighelli e Cruccolini- abbiamo ricevuto ascolto e interesse, confidiamo nello sviluppo di un proficuo rapporto tra istituti di garanzia e istruzione”.
(Cristian Casali)